a cura di DON RENATO ZENEZINI
La Santa Notte di Natale, in un presepe costruito in una casa, s’ incontrano due statuine: una sta andando ad adorare Gesù Bambino e l’altra sta ritornando a casa, dopo aver visto, nella stalla di Betlemme, Gesù, insieme a Maria e a Giuseppe.
«Allora, com’è questo bambino che questa notte gli angeli, svegliandoci, hanno detto essere il Salvatore del mondo?» disse il giovane pastore, che saliva senza pecore, all’anziana acquaiola.
Questa gli rispose: «È un bambino bellissimo. Mi ha fatto venire in mente il mio piccolo Daniele il giorno in cui lo diedi alla luce».
«E che cosa gli hai portato in dono?» continuò il giovane pastore. Gli rispose l’acquaiola: «Una brocca d’acqua pura ho messo tra le mani di Maria, sua madre, e lei mi ha dato una piccola croce di legno costruita da Giuseppe il falegname. Le hanno portate da Nazareth. E tu che cosa gli porti?»
Rispose il giovane pastore: «Purtroppo niente! Ho perso il lavoro, non ho più le pecore, sono caduto in miseria. Spero che mi accolgano lo stesso!». Proseguì l’acquaiola: “Oh sì, certo! Ti accoglierà. Anzi ho visto altri che si inginocchiavano davanti a Gesù con le mani vuote. Si sono rialzati non solo con la croce di legno, ma Giuseppe dava loro anche un sacchetto di semi con la scritta “Non solo per te, ma anche per gli altri”. E in effetti ho visto un altro pastore che non aveva nulla, come te, regalare un po’ del suo seme ad un mendicante che veniva da molto lontano!». Soggiunse il giovane pastore: «È proprio un segno di Dio, allora, questo bambino. E’ l’Emmanuele, il Dio con noi!». «Sono certa» riprese l’acquaiola «colui che attendavamo, il messia, è nato per noi». «Ma tu, ora, dove sei diretta?» chiese il giovane pastore. «Vado a Gerusalemme con la mia piccola croce nell’attesa che sia innalzata la croce del salvatore». Rispose l’acquaiola e continuò dicendo: «ma tu corri a vedere il Bambino Gesù. Fatti prendere il cuore. Può darsi che ci si veda tra qualche anno a Gerusalemme sotto la croce!».
E ognuno riprese il suo cammino: il pastore verso la grotta di Gesù a Betlemme. La vecchia acquaiola con la sua piccola croce verso Gerusalemme.
Questi cammini sono la nostra vita con Gesù.
(omelia per la notte di Natale 2011 a Moglia e a Felonica. Un particolare ringraziamento a Damiano e Maurizia per la loro disponibilità a mimare il testo)