Intervista a Francesca Padovani, Presidente dell’Associazione Avanguardia di Verona dal 2012, in occasione dell’inaugurazione del nuovo punto vendita (Avanguardia Shop), sito in via Centro, 27a (37135 Verona, VR).
1. Cosa si intende con la definizione di Avanguardia come associazione di promozione sociale?
Si tratta di un’associazione di promozione sociale, in quanto è aperta ai propri soci, nonostante inizialmente fosse nata come associazione culturale. Nata come sede a fianco della cooperativa sociale “Il Maggiociondolo” (che si occupa anche di realizzare artigianato, a partire da materiale di recupero), di cui ha ristrutturato una parte del capannone presso cui si trova, se ne è piano piano distaccata, perseguendo finalità ed obiettivi parzialmente diversi. A settembre 2013, è stata aperta la sede di Avanguardia, promuovendo attività culturali e concerti.
Siamo inoltre affiliati all’A.N.S.P.I., acronimo che sta per Associazione Nazionale San Paolo Italia, i cui circoli sono diffusi in tutta la Penisola: abbiamo un legame molto stretto con loro, tanto che, alla tradizionale Messa natalizia, nel 2014, è venuto a celebrare proprio don Vito Campanelli, presidente Nazionale dell’ANSPI.
2. Quali sono le principali finalità dell’associazione?
Creare valore aggiunto al territorio, nel nostro caso di Verona, in quanto il territorio è fortemente voluto come elemento unificante, posto al centro della nostra progettazione e condivisione. Poi, senz’altro importante finalità è anche quella di creare comunicazione, che si trasforma concretamente in promozione, intorno ai prodotti creati dalla cooperativa “Il Maggiociondolo”, da cui è nato e con cui rimane la stretta collaborazione, pur proseguendo su binari, in certa parte differenti. Infine, ultimo ma non meno importante, tra gli obiettivi va senz’altro ricordato quello di creare una rete tra imprese, creativi, designer, artigiani e artisti del luogo (come ad esempio, Pino Dal Gal e Roberto Bravi): un circuito virtuoso, insomma, capace di fare del bene a tutti (dal produttore al consumatore, senza dimenticare gli aspetti positivi dovuto all’abitudine al riutilizzo creativo di materiali altrimenti destinati allo scarto).
3. A chi è dovuta la nascita di quest’associazione e quali motivazioni ne sono alla base?
L’associazione nasce nel settembre 2012, dall’idea di un gruppo di 7 persone, volte ad unire le proprie capacità professionali e le proprie competenze, di modo da fare la differenza, sul territorio veronese.
4. Quali sono le finalità sociali più evidenti e concrete dell’Associazione?
Le finalità sociali sono legate, innanzitutto, alla cooperativa sociale “Il maggiociondolo”, che è una cooperativa sociale di tipo B, occupandosi del recupero di persone in pena alternativa, spesso con problemi di tossicodipendenza od alcolismo. Avanguardia aiuta la cooperativa, occupandosi della progettazione dei prodotti d’arredo, che sono poi concretamente realizzati e venduti dalla cooperativa.
Sociale è però anche per la sede stessa, concepita per essere uno spazio condiviso ed un punto di raccolta delle persone, affinché sia punto di riferimento ove esprimere idee, creatività, oltre che luogo in cui dare sfogo ai propri problemi e alle proprie necessità.
Sociali sono poi alcuni prodotti, pensati espressamente per favorire la socialità. Un esempio ne è la Panca Dally: una panca che non è solo mobile su cui sedersi, ma la superficie di una scacchiera, disegnata proprio sulla seduta, idealmente tra due persone, propone il gioco stesso come possibile elemento di contatto ed avvicinamento tra i fruitori del prodotto (nel cassettino, infatti, ci sono infatti le pedine per giocare a tria).
5. Dov’è la vostra sede?
La sede principale si trova a Verona, nella zona industriale (Zai), nei pressi dell’uscita autostradale di Verona Sud, nello stesso capannone della Cooperativa “Il maggiociondolo”
6. Da quanti anni sei presidente? In cosa consiste il tuo lavoro, nello specifico?
Sono presidente dal settembre 2012. mi sono occupata dell’elaborazione dell’atto costitutivo, dello statuto e delle successive modifiche; della stesura dei verbali della assemblee dei soci e di tutti gli aspetti burocratici che la gestione di un’associazione comporta. Mi occupo anche della comunicazione (anche tramite i social network, dove siamo presenti con due pagine Facebook: Avanguardia e Avanguardia Shop), della mailing list, del contatto coi giornalisti e coi nuovi clienti. Da poco, mi occupo inoltre del nuovo punto vendita e della cura dei testi della nuova rivista “Avanguardia Arts & Crafts Review”.
7. Chi sono i tuoi collaboratori?
Il primo da citare è senz’altro mio padre, Giuseppe, che, oltre ad essere promotore, fondatore ed ideatore dell’Associazione, ne è un po’ il “factotum”, svolgendo il ruolo di p.r.,progettando i prodotti (è architetto), occupandosi del rapporto coi clienti: è un po’ la colonna portante e l’anima dell’intera Associazione.
Poi ci sono Alex, che è il responsabile tecnico (grafica, rendering e si occupa del sito web), Mirko, che da oggi si occuperà anch’egli del negozio e Giulia e Francesco, una coppia di architetti che insieme si occupano di Rei Lab (laboratorio artigianale che realizza oggetti di ceramica di forme particolari, seguendo la logica artigianale, che vede nella diversità di un pezzo dall’altro la vera ricchezza: diverse loro creazioni saranno ospitate all’Avanguardia Shop, aperto ieri a Verona).Avanguardia si avvale infatti della collaborazione di artisti, artigiani, creativi e designer, prevalentemente del Veronese, ma anche di Padova e Varese. Luca, capo produzione della cooperativa, è un avanguardista fino in fondo in quanto tutti i lavori passano dalle sue mani. Vi sono poi alcuni soci, che sono stati attivi negli scorsi anni e con cui abbiamo portato a termine dei progetti assieme, che mi piace ora ricordare, come Monica (socia fondatrice e responsabile Qualità), Andrea (web designer e grafico) e Denise (co-realizzatrice del Gum Game Style, una seduta ludico – didattica, costituita da copertoni e legno di recupero, con lettere dell’alfabeto all’interno di essa).
8. Quali sono le principali materie prime, di cui vi avvalete nella vostra produzione artigianale?
Avanguardia lavora principalmente con pallet (derivato dal riuso di bancali), assi di maso (i masi sono case di montagna, tipiche di Veneto e Trentino), le barrique (assi derivate della botti), briccole di Venezia (listelli derivati dal “cuore” dei pali che si possono trovare in Laguna), OSB3 ( un materiale ignifugo ed idrorepellente, usato nei cantieri), tessuto di recupero (procurato tramite aziende tessili), assi di legno, anche antico (pero bicentenario), orso grill (grigliato di ferro).
9. Puoi presentare un paio di prodotti finiti che ritieni particolarmente significativi del vostro lavoro?
Riprendendo il motto che compare anche sul nostro sito (“Smontiamo il prodotto e torniamo alla materia con cui é stato fatto togliendogli così la funzione per cui é stato creato. Rigeneriamo quella materia in poesia facendola diventare qualcosa che non ha una sola funzione perché ne può avere mille, milioni ancora. Come infinita è la nostra immaginazione. Tutto torna al nostro cuore”), noi sosteniamo che ogni prodotto non abbia un unico utilizzo, ama molteplici. Prendiamo il materiale di recupero, lo riportiamo al suo aspetto originario di materia prima, infine lo trasformiamo in un nuovo prodotto, diverso sia dalla materia prima che dal prodotto che ci era pervenuto. In una parola, diamo loro nuova vita.
Due oggetti che possono sintetizzare questa filosofia sono il cubo sociale e lo sgabello Justice rivestito.
Il primo è un cubo, realizzato con assi di bancali e OSB3: è facilmente trasportabile, su una delle 3 facce laterali è possibile inserire la pubblicità dell’azienda che lo acquista, mentre la quarta faccia è dotata di due cassetti estraibili. Il coperchio soprastante funge da espositore per i prodotti dell’acquirente. E’ stato utilizzato l’anno scorso alla fiera “Sana” di Bologna da un nostro cliente e quest’anno all’interno di uno IAT (uffici pubblici per l’informazione e l’accoglienza turistica) della provincia di Milano.
Il secondo è invece uno sgabello, realizzato con assi di bancali e la cui seduta è interamente rivestita con tessuto di recupero: proprio in questo risiede la peculiarità che lo rende un prodotto “cult”: essendo scampoli, ogni sgabello ha una fantasia e dei colori diversi, rispetto agli altri suoi fratelli.
10. In un’epoca di crisi generalizzata, come riesce un’impresa sociale come la vostra a sopravvivere: siete riusciti a trovare il vostro spazio nel tessuto economico – sociale di un ambiente tanto competitivo come quello padano?
Tutto è iniziato a partire dalla risistemazione di bancali rotti: successivamente, ristrettosi il mercato del bancale, ecco l’idea del cambio della destinazione d’uso. Non si trattava più (solamente) di aggiustare qualcosa di rotto, ma di creare qualcosa di nuovo. Da subito, abbiamo ricevuto riconoscimenti, nel nostro settore, da parte di Federlegno Arredo, che ci ha attestato il primato nel l’arredamento con materiale di recupero. Ciò ha contribuito a farci conoscere.
11. Quali sono le più recenti collaborazioni con le aziende?
Dalla fine del 2012, abbiamo iniziato una proficua collaborazione con due aziende vitivinicole,“Serene Wine” e “Le Vigne di S. Pietro”, portando avanti dei progetti specifici; assieme a loro abbiamo partecipato anche a importanti manifestazioni locali (come il Vinitaly 2015) ed extra-regionali (come il FuoriSalone 2015).Abbiamo poi iniziato ad arredare locali (bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, un eco-museo) e ad avere anche commissioni di privati. Il binomio garantito dalla possibilità di avere un pezzo unico, su misura, ad un prezzo concorrenziale ha iniziato ad aprirci una strada nel settore. Abbiamo inoltre redatto un progetto didattico “GISA” e le orto-cassette con Gianni Fontana, vivaista veronese.
12. E le presenze a mostre ed eventi recenti da ricordare?
Abbiamo partecipato all’allestimento di uno stand al “Sana” di Bologna, per conto di un’azienda produttrice di cibo biologico. Pochi giorni fa, siamo invece stati presenti al Tocatì, che è una manifestazione internazionale, che si svolge ogni anno a Verona, organizzata da AGA (Associazione Giochi antichi).
Quest’anno, a marzo, abbiamo partecipato al Vinitaly, arredando più di 300 metri quadri, per il ristorante “Le donne del Vino”. Ad aprile (dal 14 al 20) , abbiamo partecipato al Fuorisalone di Milano.
Poi, c’è stato, il 1° maggio di quest’anno, l’evento “Pensando EXPOsitivo”, che si è tenuto presso la casa circondariale San Vittore di Milano.
Dal 4 al 6 giugno, invece, abbiamo partecipato al congresso nazionale A.I.D.P., che si è svolto presso il Palazzo Avanguardia, di Verona.
Dal 17 al 20 settembre siamo stati presenti al Tocatì, partecipando all’allestimento delle principali piazze e porte cittadine (con gli info-point, le torri informative e le torrette pubblicitarie che superavano i 5 metri di altezza), dando un contributo alla manifestazione nell’avere la certificazione di eco-sostenibilità, in quanto Il Maggiociondolo ne possiede due (Fit-Ok sanitario e EPAL).
13. Ci sono appuntamenti in programma, che vedranno la presenza del vostro artigianato, nei prossimi mesi?
Ai primi di dicembre, presso le Officine del Volo (via Mecenate, Milano), ci sarà un convegno organizzato da Franco Amicucci e dal suo staff, che riunirà le più importanti aziende italiane e non solo. Noi arrederemo tutto lo spazio in cui si svolgerà questo convegno (più di 1300 mq).
14. Avete promosso, patrocinato oppure partecipato a qualche evento culturale?
Presso la sede dell’associazione, ci sono stati concerti musicali e mostre d’arte. Nel 2012, abbiamo patrocinato la raccolta fondi “Facciamoli suonare”, a favore di una scuola di musica dell’Emilia Romagna, che aveva subito danni nel recente terremoto, che aveva colpito quei luoghi.
15. Quali sono le più recenti novità da comunicare, a riguardo dell’associazione?
La novità principale è rappresentata dall’apertura di un nuovo punto vendita, nel centro di Verona, inaugurato ieri, comprensivo di uno show room accanto al negozio.
La pubblicazione della rivista di Avanguardia – Arts & Crafts Review (ieri è stato presentato il numero zero) ha l’obiettivo di promuovere la nostra progettualità, i nostri progetti e le varie collaborazioni createsi con aziende e creativi, giovani o meno, della zona. Il numero 0 della rivista rappresenta l’esordio della cooperativa Il maggiociondolo come casa editrice: sarà promozionale. Il ricavato della vendita della rivista, a partire dal numero 1, andrà a finanziare una scuola di arti e mestieri (rappresenta uno dei progetti futuri dell’Associazione).
16. Cosa ti senti di consigliare ai giovani in cerca di lavoro, che vedono solo nero il proprio futuro?
Di non lasciarsi prendere dallo scoraggiamento, di mettersi in gioco completamente, anche con le proprie mani e con la propria creatività. È soprattutto da una condivisione che nascono o grandi progetti, oltre all’unione di diverse professionalità. Il nostro progetto su arti e mestieri va proprio in questa direzione: formazione alla manualità (ritorno all’artigianato come valore aggiunto) ma anche all’amministrazione(in vista della gestione di un’azienda), rivolto soprattutto ai giovani che escono dalle scuole (superiori od università). Non secondaria sarebbe naturalmente la valorizzazione della Bellezza in senso lato, in un paese, come l’Italia, ricco di storia e di cultura.
CHI È FRANCESCA
Storica dell’arte, mediatrice culturale e collaboratrice didattica museale, presidente dell’Associazione Avanguardia di Verona.
Nata il 16 luglio 1986, dopo le scuole primarie, frequenta il Liceo Linguistico Montini di Milano; consegue brillantemente una Laurea Triennale in Filologia Italiana e Storia dell’Arte Italiana e, successivamente, in Storia dell’Arte Medioevale. Infine, un Master in Servizi Educativi per il patrimonio artistico e museale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Dal 2012 è presidente dell’associazione Avanguardia.
COS’È AVANGUARDIA
Associazione a promozione socio- culturale di Verona, con l’obiettivo di fare imprese con le imprese e creare occasioni di lavoro per i giovani, sfruttandone la creatività e l’iniziativa, anche come modalità di recupero per uscire dal disagio sociale.
AVANGUARDIA (sede legale)
Via Strada della Genovesa, 104 – 37135 Verona (VR)
AVANGUARDIA SHOP
Via Centro, 27/a – 35137 Verona (VR)
ALTRE INTERVISTE