Molti anni fa un uomo camminava per le strade buie di una città di oriente con in mano una lampada accesa. La città era molto scura in quella notte senza luna. All’improvviso incontra un amico che lo riconosce e gli dice: “cosa fai, Gino, sei cieco e vai in giro con una lampada accesa in mano? Se tu non vedi…?”
“È che io non porto la lampada per vedere la mia strada; conosco l’oscurità di queste strade a memoria; porto la lampada accesa affinché gli altri trovino la strada quando mi vedono!”
Ognuno può illuminare la strada per se stesso o perché sia vista dagli altri, anche se all’apparenza non ne hanno bisogno.
Non è facile illuminare il cammino degli altri: molte volte invece di illuminare, oscuriamo la strada degli altri.
Come? Quando siamo scoraggiati, quando critichiamo, quando siamo egoisti, nell’odio, nel risentimento e nel non sapere ascoltare.
Tutti attraversiamo momenti difficili, o sentiamo il peso del dolore in determinati momenti della vita. Non facciamo vedere il nostro dolore quando qualcuno, disperato, cerca di trovare sostegno in noi!
Aiutiamo gli altri seminando una luce di speranza nel loro cuore ferito.
Il nostro dolore diminuisce quando aiutiamo gli altri a sopportare il loro dolore.
(Mario Gobin – salesiani)
“Il nostro dolore diminuisce quando aiutiamo gli altri a sopportare il loro dolore”. Ecco perché il riepilogo parte dagli articoli che riguardano la scottante attualità che chiama in causa le persone comuni, colpite da un evento naturale.
E, nel ricordare loro, ricordiamo anche il modo più semplice e immediato che ognuno di noi ha per contribuire, con un piccolo gesto, a fare sì che si possano risollevare: un SMS al numero 45501 per donare 2 Euro alle popolazioni venete colpite dalla recente alluvione.
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