Woody Allen nel film Manhattan se ne sta sdraiato sul divano e detta al registratore i suoi dieci motivi per cui vale la pena vivere: è quella che i francesi chiamano joie de vivre. Stanotte ho fatto memoria dei “dieci motivi” grazie ai quali da trentadue anni (21 dicembre 1979-2011) c’è la festa nel mio cuore.
1) Perchè un giorno gli occhi di Ivette hanno incontrato gli occhi di Francesco e si son detti: “Marco? E perchè no?”. Grazie al loro amore è partita questa fantastica storia ch’è la mia vita.
2) Perchè dopo quattro anni ho visto un pargolo arrivare a casa, tutto infagottato. E ho scoperto che per fargli aprire gli occhi avevo due parole cui poter chiedere aiuto: fratellino e Sandro.
3) Perchè ho una testa per pensare, delle mani per creare, due gambe per correre. E un cuore per amare.
4) Perchè nascere per me non è mai stato un inconveniente.
5) Perchè chi s’è preso cura della mia educazione mi ha sempre detto che “s’impara solo divertendosi”, come scrisse Anatole France.
6) Perchè ogni primo mattino Lui mi dice: “anche oggi scommetto su di te”. E capisco che per Lui l’uomo rimarrà sempre l’investimento più bello.
7) Perchè oggi ci sono loro – i miei “avanzi di galera” – che ogni primo mattino mi chiedono di Lui. E mi mostrano in presa diretta la forza d’urto della Sua Parola.
8) Perchè ci sei tu che ogni sera mi dici: “ti voglio bene, don Marco”. E io mi ricordo d’essere uomo. Seppur di Dio.
9) Perchè sono nato sognatore ma ogni giorno che passa scopro che di fronte ai Suoi sogni sono un semplice principiante. Al quale non rimane che dire: “chapeau, Mister”.
10) Perchè certe sere mi rincresce di andare a dormire. Vorrei poter spezzare ovunque il pane della Speranza che alberga nel mio cuore.