Questione di filigrana

Questione di filigrana Siamo portati a pensare la fede come “cosa da poco”, quindi insufficiente. Ma solo se è la filigrana della nostra vita, riesce ad essere rilevante e non sempre “accessorio”. Ascolto “Voi non ascoltate” si rammarica Cristo, nel quinto capitolo del Vangelo di Giovanni. Del resto, anche loro appartengono a quel “popolo di […]

L’amico dello sposo

Sposi

L’amico dello sposo, come Gregorio con Basilio: “Fra noi nessuna invidia, si apprezzava invece l’emulazione. Questa era la nostra gara: non chi fosse il primo, ma chi permettesse all’altro di esserlo”.

Dio della memoria

Remembering God

Nei racconti della Genesi, Dio sembra quasi come i cinquantenni, che si scoprono improvvisamente “smemorati”, incapaci di ricordare quello che prima riuscivano a tenere a mente. Noè  dimenticato Capita con Noè. Prima gli fornisce dettagliate istruzioni, neanche fosse una raccolta per collezionisti in più uscite della Hachette, per fabbricare da sé un’enorme arca, per portare […]

Il “grande sconosciuto”

Babel Tower - under construction

Dio è Dio e “i suoi pensieri non sono i nostri pensieri”, ma lo Spirito Santo ci aiuta a capire che si tratta di un Dio al quale poter dire “Abba (papà)”, che vuole il nostro bene, sempre. Anche quando non lo comprendiamo. Ecco perché è necessario essere docili allo Spirito e alle sue sollecitazioni: Egli, l’Amore che lega il Padre al Figlio, è il solo che può invitarci all’interno di questa comunione, mostrandoci, in azione, la novità portata dalla Parola, fatta carne. Non agisce mai al posto nostro, ma ci aiuta a comprendere la preghiera migliore con cui rivolgerci al Padre, senza sprecare parole come i pagani, senza metterci al posto di Dio, né “dargli ordini”, ma confidando in Lui con la certezza di essere ascoltati e compresi perché da lui proveniamo e in lui ci muoviamo.

Mattia e Giuda

sorte-Mattia

Mattia e Giuda. Il “rincalzo” e “il figlio della perdizione”. Sorteggio ed elezione. Due uomini, per due storie.

Fiducia nella voce

Fiducia

Processo a Cristo La liturgia ci conduce ad un “processo” a Gesù, che si trova a dover giustificare se stesso.Il brano riportato nel rito ambrosiano è la parte conclusiva , rispetto a quanto proposto nel rito romano: troviamo, quindi, riportate le medesime immagini e metafore, che richiamano il mondo bucolico della pastorizia: pecore, pastori e […]

Ospitalità per cuori turbati

Filippo, uomo di desiderio, esterna quello di scorgere il volto di Dio. Se dovessi pensare qualcosa che caratterizzi l’uomo è proprio questo: il desiderio. «Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”. Il tuo volto, Signore, io cerco»[4] domanda il salmista che, con il suo, rivela un po’ anche i desideri del nostro cuore. Nel volto di Cristo, che è volto del Padre, possiamo intravvedere il vero volto dell’uomo, che si concretizza in quel comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.

Le ferite della gratitudine

Jesus Hands

“Pace a voi” prima e dopo Tommaso. Palme rivolte al discepolo, ferite esposte agli sguardi. Dalle ferite, passa l’amore. Dalle ferite, la redenzione. La resurrezione non cancella le ferite, le glorifica.

Betania: vita, morte e amicizia

Lazzaro e Gesù

A Betania, la morte di Lazzaro porta il Messia alle lacrime. Nulla di umano si lascia precludere, attraversa il dolore per la morte, lasciandoci intravedere la forza dell’amore che vince la morte.

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