La vita eterna o il pane
Perché? Se, precedentemente, la domanda verteva sull’identità di Gesù1, il figlio del carpentiere che “insegna con autorità”2, l’interrogativo si sposta, invece, sul motivo per cui cercarlo. Il brano liturgico proposto è nel capitolo 6 del Vangelo di Giovanni e segue il racconto della prima (per Marco e Matteo) ed unica (per Luca e Giovanni) moltiplicazione […]
Voi stessi. Da mangiare.
“Date loro voi stessi da mangiare”(Lc 9,13)
L’invito non è (solo) a trovare cibo per una moltitudine, una volta constatatone lo stomaco brontolante. Va oltre. Paradossalmente, il Dio-fattosi-uomo, ci invita a rientrare nel nostro essere uomini, a sentirci uomini-tra-gli-uomini, condividendone gli affanni. Se l’idea dei discepoli è di annunziare il “rompete le righe”, perché ognuno si organizzi per conto proprio, Gesù la vede in modo ben diverso. Non solo si interessa dell’integrità dell’uomo, che comprende anche stomaco e visceri, insieme con desideri, aspettative, angosce, aspirazioni, timori: intende condividere l’essere uomini, invitando anche noi a fare lo stesso.