Attenti al lupo!

Non vediamo il volto che si fa “duro come la pietra”, richiamo veterotestamentario ripreso da Luca nel momento della decisione di dirigersi verso Gerusalemme. Vediamo una fuga, che, però, non copre d’ignominia. È un diversivo, di chi sa attendere. È la strategia di chi vuole attendere il momento più opportuno per confezionare il regalo più atteso.
Perché, se in quest’occasione il Maestro mette in campo un diversivo e una strategia d’attesa, qualche tempo dopo, non sottrarrà la faccia agli insulti e agli sputi e si rivelerà pronto a bere l’amaro calice di chi ama fino alla fine.
Lo straniero, grato, sale in cattedra

L’immagine del raduno, presentata da Isaia, richiama la figura del samaritano grato, che emerge dal Vangelo. Una moltitudine, un gran numero di persone: tutte convocate, per un medesimo fine. Nonostante ciò, Dio sembra sempre insoddisfatto. Trova, di volta in volta, di tempo in tempo, il modo di far emergere la necessità di allargare la tenda, di spostare un po’ più in là i pioli che la sorreggono, per far entrare qualcuno in più, che abbia buona volontà e desiderio sincero di ascolto.
Alla ricerca dell’autenticità perduta

Peggio di Sodoma e Gomorra Il Vangelo non regala parole dolci agli ascoltatori; almeno, a quelli di Corazin e di Betsaida, cui riserva niente meno che una maledizione, riconoscendo, per esse, al momento del giudizio finale, una sorte peggiore di quella di Sodoma e Gomorra, città analogicamente considerate sede di peccato e di ribellione a […]
Camminare, con Dio

Noè e Lot. Due figure di giusti, nell’Antico Testamento, che ci invitano a pensare che ciascuno di noi è chiamato a “fare la differenza”.