L’amico dello sposo
L’amico dello sposo, come Gregorio con Basilio: “Fra noi nessuna invidia, si apprezzava invece l’emulazione. Questa era la nostra gara: non chi fosse il primo, ma chi permettesse all’altro di esserlo”.
Diventare figli del Padre
Cristo sconfigge la tentazione, ma sa che il desiderio più profondo è che la sua volontà si conformi a quella del Padre. Possiamo dire altrettanto?
Cana: gioia e bellezza
Sposalizio: gioia sfrenata Il Vangelo di Giovanni, al secondo capitolo, s’apre con uno sposalizio. Un matrimonio, in generale, è motivo di gioia. A maggior ragione, nel Medio Oriente Antico, in cui tali festeggiamenti rappresentavano qualcosa di atteso, sfrenato, che doveva rispettare precise regole (scritte e non scritte), affinché potesse essere considerato un successo propriamente detto, […]
La sposa è pronta
La sposa è la chiesa La chiesa è la sposa. La Chiesa-Sposa richiama il linguaggio del popolo d’Israele e del libro del profeta Osea1, in cui l’amore di Dio, fedele oltre ogni tradimento, riconquista l’amore della sposa, che si è mostrata come prostituta, immagine del popolo d’Israele, infedele ed idolatra. Particolarità ambrosiane Il rito ambrosiano, […]
Parole e silenzi
Una predicazione autorevole scuote la Galilea: Dopo il Battista decollato, Gesù di Nazaret fa scalpore, in quel lembo di terra dell’Impero Romano.
Scomode recisioni: oltre la confort-zone
“Vattene”. La prima parola che Dio rivolge ad Abramo. “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e annunzia il regno di Dio” risponde Cristo, ignorando ogni pietas. Ci sono recisioni, che sono ineluttabili. E non si può andare per il sottile.
Dio in battaglia e il deserto che fiorisce
A volte, abbiamo come un sacro pudore di fronte alle metafore militari. Forse, però, si rivelano antidoto efficace per evitare di “anestetizzare” il vigore di una spada doppio taglio (cfr. Eb 4, 12, da Sal 149, 6) come è la Parola di Dio!
La via del ritorno
Avvicinamento alla Quaresima Memore dei fasti antichi, il rito ambrosiano, che vedeva le domeniche precedenti la Quaresima (Quinquagesima, Sessuagesima e Settuagesima) innestate in uno spirito penitenziale, fa seguire, alla Domenica della Divina Clemenza, quella del Perdono. Prostituzione e idolatria La prima lettura, tratta dal libro del profeta Osea, ci conduce alla radice del peccato. La […]
Osea e la pedagogia di Dio (3)
La ribellione non è solo frutto di un peccato, ma è l’inseguimento consapevole di una fantomatica “autonomia”. «Dio ama l’umanità non perché essa è buona, ma perché Lui è buono» (A. Chieregatti). La grazia è il bene, che si riceve gratis, in modo gratuito e immeritato (non unicamente nel senso che non è meritato – o, meglio, “meritabile” – bensì, più in profondità, perché ricevuto al-di-là dei meriti, oltre essi). Se sperassimo di ricevere amore in modo proporzionale alle nostre forze, avremmo sicuramente mal riposto le nostre speranze. La grazia che ci ricopre è ricevere in modo sproporzionato occasione d’amare ed essere amati, al di là dei nostri meriti e sulla base del progetto di Dio su di noi.
Osea e la pedagogia di Dio (2)
È proprio la garanzia di libertà il sigillo di garanzia. Dio mette in guardia dal peccato, ma non impedisce di compierlo. Pur lasciando la libertà, Dio non può non vedere l’angoscia e lo struggimento che colgono chi si allontana. Il profeta Osea, portavoce della Parola di Dio, precorre il Nuovo testamento, mettendo a nudo un Dio i cui “visceri” sono lacerati, di fronte al perseverare nel Male dei propri figli.