Cristo, uomo vero
più ci convinciamo di non avere peccato, più esso si radica in noi, si avvinghia con persistenza alla nostra quotidianità, diventa non più un’occasione di peccato ma un modo di essere, di vivere e di pensare, fino a diventare come una malerba che infesta il giardino della nostra interiorità, inquinando la capacità della nostra coscienza di esaminarci rettamente. Essere anziani non è – automaticamente – sinonimo di saggezza.
Ogni anima aperta al soffio dello Spirito, può diventare alleato fecondo, nel cammino verso Dio.
Dalla tempesta alla liberazione
Ci sono stagioni della vita in cui ci potrebbe venire chiesto di fare un lungo percorso dentro di noi. Eppure, poi si approda all’altra riva. Ci vuole tempo. Ci vogliono anche compagni di viaggio, si imbarca talmente tanta acqua che senza non sarebbe possibile. Noi possiamo anche combattere con la Legione che ci abita per contrastarla, ma la verità è che solo il Maestro ha il potere di liberarci definitivamente. Solo così Lui potrà risalire sulla barca con altri, per altri, e noi essere testimoni della Misericordia e della Liberazione accordataci.
Universalità e inutilità
Nella Chiesa, nessuno – neppure un eremita – può considerarsi un’isola, ma ogni cosa avviene per l’edificazione reciproca. Abolito il sacerdozio di Aronne, ciascuno di noi è re, sacerdote e profeta: nei consigli evangelici, qualcuno è solo chiamato a vivere con radicalità il Vangelo. In un’inutilità feconda
Partì con il brutto tempo
Per essere aiutato a venir al mondo – senza farlo scoppiare d’impossibilità – chiese aiuto ad una donna, fattasi nel tempo (Ma)donna: una sorta di richiesta di collaborazione più che un annuncio di quelli che si fanno a cose fatte, quanto meno già decise. Per andare ad attraversare, poi, il mondo – una volta fattosi […]
Immersione di Dio, emersione dell’uomo
C’è un sangue che ci unisce e ci rende fratelli, non di sangue, ma in modo ancora più profondo, nel quale è possibile annegare ogni nostra inimicizia ed ostilità. È il sangue di Cristo, “nostra pace” (Ef 2,14). In lui, possiamo diventare fratelli, in quanto “figli nel Figlio”. Un Figlio che s’immerge Dio nel Giordano, per imparare a diventare uomo, sulle strade del mondo.
Quanti Gesù nascono a Natale?
hanno capito che Gesù non va messo in anticipo, perciò lo nascondono dietro la capanna.
Ma la meraviglia mi ha colto qualche giorno fa, mentre spegnevo le luci su quel piccolo panorama palestinese… Dietro la mangiatoia non c’era più un Gesù bambino, ce n’erano tre. Uno per ogni figlia, uno per ciascuno.
Quale genio hanno i bambini lo sa solo il buon Dio. Noi adulti, infatti e giustamente, pensiamo che Gesù sia uno per tutti, ed è così, effettivamente. Ma i bambini devono concretizzare questo suo “essere per tutti”, devono rendere visibile che Lui è per te, per me, per noi. Perciò eccolo lì, dietro la capanna, in attesa anche lui, visibile in tre statuine simili, ma non uguali.
Quelle tre statuine insegnano a me, questa volta, che proprio perché il figlio di Dio è per tutti, ognuno instaura una relazione personale con Lui, nella propria vita, nelle stanze del proprio cuore. La relazione che avrò io con Lui non sarà quella di un altro, mai, sarà originale e irripetibile. Questo lo hanno capito tre bambine che insieme non fanno ancora sedici anni. Quella statuina rappresenta il loro piccolo, enorme, desiderio di avere, di intessere una relazione a tu per tu con Gesù. È un simbolo tenerissimo e magnifico della loro fede nascente.
Nessuno faceva cose sconce
Nessuno potrà mai dire che i paesani di Noè facessero cose sconce per fare la fine che hanno fatto. Le cose che facevano erano le più normali, quelle che fan tutti: mangiavano, bevevano, facevano l’amore. Si divertivano: non sarà mica un peccato divertirsi! Non facevano del male a nessuno. L’unica cosa che sfuggì loro, che […]
L’occasione fa l’uomo santo
Lassù, nel punto massimo del collasso, Cristoddìo (ri)trova il suo avvocato, mentre «il popolo stava a vedere e i capi, invece, deridevano Gesù»: tutti ridono dei matti in piazza, purché non siano della loro razza. Il pubblico non pagante è una bolgia di ultras inferociti, radunatisi per sbeffeggiare la squadra avversaria: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se […]
La Trinità alle Querce di Mamre
La strabordante relazione di un Dio Trino.
8 marzo: Dio benedica l’uomo
Uomo e donna. Come due lati di una stessa medaglia. Mai senza l’altro, se vuoi essere davvero ricco!