Nel nome del Padre
La liturgia non guarda il calendario L’inizio della scuola è ormai alle porte. La Chiesa, specialmente quella cittadina, si allinea al ritmo: aumentano le Messe, diminuite in luglio ed agosto, riprendono le attività collaterali all’annuncio di Cristo. La Parola di Dio, però, non teme di dare strappi, chiamandoci ad argomenti profondi e costitutivi, che mirano […]
Uno sguardo prismatico sulla sofferenza
Messia e Servo sofferente. Che fatica farli stare assieme. Quasi impossibile, senza lo sguardo prismatico di Dio, capace di guardare, tramite la gloria, gioia e sofferenza assieme.
Ascoltare. Bene. Sempre!
«L’unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l’unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio» scrive Etty Hillesum. Oggi come allora. Oggi, come Mosè a Meriba, siamo chiamati a collaborare con la grazia, fidandoci della novità della Parola che s’incarna, ogni giorno.
In attesa di Gesù, con Maria
Dio arriva, come nell’agguato a Giacobbe al guado di Yabbok[6], come quando il Maestro si accompagna ai due di Emmaus[7], proprio da dove non ci aspetteremmo, nel modo in cui non siamo preparati ad accoglierlo, come un ospite – perennemente – inatteso. È questo lo stile di Dio: “passare per le vie più piccole”