I santi patroni degli sbagli
La loro vita è stata un fantasioso film dell’errore. Errori così belli, però, che, con il senno di poi, sarebbe stato uno sbaglio non commetterli. Un “senno di poi” che trattiene i lineamenti di un bellissimo sorriso sul volto di un Bambino appena nato: «Videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo […]
Elogio delle cose inutili
Mi capita spesso, ultimamente, di arrivare a sera e di scoprire d’avere firmato delle cose perfettamente inutili durante la mia giornata. Utile, dalle mie parti – ch’è il NordEst produttivo delI’Italia – è un’azione che produce profitto. Utile è arrivare a sera e scoprire che un qualsiasi tipo di fatturato è accresciuto leggermente rispetto al […]
Quanti Gesù nascono a Natale?
hanno capito che Gesù non va messo in anticipo, perciò lo nascondono dietro la capanna.
Ma la meraviglia mi ha colto qualche giorno fa, mentre spegnevo le luci su quel piccolo panorama palestinese… Dietro la mangiatoia non c’era più un Gesù bambino, ce n’erano tre. Uno per ogni figlia, uno per ciascuno.
Quale genio hanno i bambini lo sa solo il buon Dio. Noi adulti, infatti e giustamente, pensiamo che Gesù sia uno per tutti, ed è così, effettivamente. Ma i bambini devono concretizzare questo suo “essere per tutti”, devono rendere visibile che Lui è per te, per me, per noi. Perciò eccolo lì, dietro la capanna, in attesa anche lui, visibile in tre statuine simili, ma non uguali.
Quelle tre statuine insegnano a me, questa volta, che proprio perché il figlio di Dio è per tutti, ognuno instaura una relazione personale con Lui, nella propria vita, nelle stanze del proprio cuore. La relazione che avrò io con Lui non sarà quella di un altro, mai, sarà originale e irripetibile. Questo lo hanno capito tre bambine che insieme non fanno ancora sedici anni. Quella statuina rappresenta il loro piccolo, enorme, desiderio di avere, di intessere una relazione a tu per tu con Gesù. È un simbolo tenerissimo e magnifico della loro fede nascente.
Occhi al cielo. E piedi a terra
Ascensione: la difficoltà di guardare i piedi di Gesù. E andare avanti…