Un Dio in anticipo
“Quando hai capito che ti voleva bene?”. Indipendentemente da chi possa fare da soggetto, se ci fermiamo un attimo a pensarci, ci rendiamo conto non solo di essere amati, ma, soprattutto, di sentirci amati quando possiamo essere fragili, quando possiamo dismettere le nostre maschere “ufficiali”. Essere, semplicemente, autentici, nel bene e nel male. Quando eravamo […]
Io-sono. Con te!
Oltre il deserto Il deserto ha – insieme – qualcosa di affascinante e spaventoso. È – a suo modo – una forma di sublime. Eppure, solo oltrepassandolo, avvicinandosi all’Oreb, mentre pascolava il gregge, Mosè ha l’opportunità di un incontro – insolito e inatteso – che cambia la sua prospettiva. Il deserto è luogo inospitale, aspro, […]
Mosè e il volto di Dio
Mosè in cerca del volto di Dio. Riceverà solo “le spalle”. Con Cristo, Verbo Incarnato, Dio si fa visibile, ma, nella Trinità, dischiude il proprio mistero, senza annullarlo.
Il “grande sconosciuto”
Dio è Dio e “i suoi pensieri non sono i nostri pensieri”, ma lo Spirito Santo ci aiuta a capire che si tratta di un Dio al quale poter dire “Abba (papà)”, che vuole il nostro bene, sempre. Anche quando non lo comprendiamo. Ecco perché è necessario essere docili allo Spirito e alle sue sollecitazioni: Egli, l’Amore che lega il Padre al Figlio, è il solo che può invitarci all’interno di questa comunione, mostrandoci, in azione, la novità portata dalla Parola, fatta carne. Non agisce mai al posto nostro, ma ci aiuta a comprendere la preghiera migliore con cui rivolgerci al Padre, senza sprecare parole come i pagani, senza metterci al posto di Dio, né “dargli ordini”, ma confidando in Lui con la certezza di essere ascoltati e compresi perché da lui proveniamo e in lui ci muoviamo.
Rientro senz’anfora
Dal decalogo al pozzo, con l’inquieta samaritana: alla ricerca dell’acqua che zampilla per lavita eterna, per una pienezza di vita!
Nel nome del Padre
La liturgia non guarda il calendario L’inizio della scuola è ormai alle porte. La Chiesa, specialmente quella cittadina, si allinea al ritmo: aumentano le Messe, diminuite in luglio ed agosto, riprendono le attività collaterali all’annuncio di Cristo. La Parola di Dio, però, non teme di dare strappi, chiamandoci ad argomenti profondi e costitutivi, che mirano […]
Trasfigurazione e lavandai
Trasfigurazione: oltre il descrivibile, ma pur sempre esperibile. Tra Mosè ed Elia, in Cristo si compie ogni Scrittura.
Felicità paradossale, ma possibile
Dio cerca l’uomo, che cerca la felicità. Nelle beatitudini, il contatto si fa possibile, anche se sembra paradossale.
Dio in battaglia e il deserto che fiorisce
A volte, abbiamo come un sacro pudore di fronte alle metafore militari. Forse, però, si rivelano antidoto efficace per evitare di “anestetizzare” il vigore di una spada doppio taglio (cfr. Eb 4, 12, da Sal 149, 6) come è la Parola di Dio!
Voi stessi. Da mangiare.
“Date loro voi stessi da mangiare”(Lc 9,13)
L’invito non è (solo) a trovare cibo per una moltitudine, una volta constatatone lo stomaco brontolante. Va oltre. Paradossalmente, il Dio-fattosi-uomo, ci invita a rientrare nel nostro essere uomini, a sentirci uomini-tra-gli-uomini, condividendone gli affanni. Se l’idea dei discepoli è di annunziare il “rompete le righe”, perché ognuno si organizzi per conto proprio, Gesù la vede in modo ben diverso. Non solo si interessa dell’integrità dell’uomo, che comprende anche stomaco e visceri, insieme con desideri, aspettative, angosce, aspirazioni, timori: intende condividere l’essere uomini, invitando anche noi a fare lo stesso.