Chi dite o chi sono?
“La gente chi dice che io sia?”. Ma, più ancora: “Tu chi dici che io sia?”. Questo domanda Gesù. Ai suoi discepoli. A Pietro. A ciascuno di noi.
La ciliegia è felice quand’è mangiata
Glielo replicò, forse, con un esempio dei suoi, a forte trazione agricola: “La ciliegia, caro il mio Pietro, è felice solo se la mordi e la mangi”. Il fatto è che il pescatore di Galilea poc’anzi si è beccato una di quelle sberle in faccia che sono la felicità dei dentisti: «Và dietro a me, Satana! […]
L’inaspettato ti aspetta
A volere essere sinceri, non si segue mai una persona. Poiché la si ama in profondità, si sceglierà d’incamminarsi sul suo stesso sentiero: «Chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me». Il Cristoddìo, l’uomo delle pretese feroci, quando può cerca sempre di dissuadere dall’imitarlo: “Attenzione alle imitazioni!” sembrò […]
In attesa di Gesù, con Maria
Dio arriva, come nell’agguato a Giacobbe al guado di Yabbok[6], come quando il Maestro si accompagna ai due di Emmaus[7], proprio da dove non ci aspetteremmo, nel modo in cui non siamo preparati ad accoglierlo, come un ospite – perennemente – inatteso. È questo lo stile di Dio: “passare per le vie più piccole”
Con gli occhi del Crocifisso
«Sangue di martiri, seme di cristiani» ebbe a dire Tertulliano, non nascondendo, in questo, un certo stupore nel vedere come le persecuzioni, invece di fiaccarli, ne accrescevano il numero. Del resto, scorrendo il martirologio, c’è da impallidire. Viene quasi da pensare che il martirio sia – per così dire – l’unica fine possibile per un […]