Il “grande sconosciuto”
Dio è Dio e “i suoi pensieri non sono i nostri pensieri”, ma lo Spirito Santo ci aiuta a capire che si tratta di un Dio al quale poter dire “Abba (papà)”, che vuole il nostro bene, sempre. Anche quando non lo comprendiamo. Ecco perché è necessario essere docili allo Spirito e alle sue sollecitazioni: Egli, l’Amore che lega il Padre al Figlio, è il solo che può invitarci all’interno di questa comunione, mostrandoci, in azione, la novità portata dalla Parola, fatta carne. Non agisce mai al posto nostro, ma ci aiuta a comprendere la preghiera migliore con cui rivolgerci al Padre, senza sprecare parole come i pagani, senza metterci al posto di Dio, né “dargli ordini”, ma confidando in Lui con la certezza di essere ascoltati e compresi perché da lui proveniamo e in lui ci muoviamo.
Come guadagnare investendo
L’invito, ch’è di una prepotente bellezza, è diafàno: “Fino alla fine!” pare sia la scritta che Cristoddìo si porta cucita sul volto. In modo tale che chi si imbatte in Lui possa fiutare la misura esatta di quanto sia necessario sporgersi sul ciglio dell’abisso pur di non perdere per sempre un fratello. Pietro è un […]
Le talpe di Lisbona
Le luci mondiali, per qualche giorno, han illuminato gli angoli più remoti del Parque Tejo a Lisbona: lì, dopo le stagioni difficili della pandemia, il popolo della gioventù si è dato appuntamento. Quando l’annunciò a Panama nel 2019, Papa Francesco disse: «Non so se ci sarò io, ma di sicuro ci sarà Pietro». Immagine stupenda di […]
Famiglia: tra (supposto) anacronismo e profezia
Famiglia. Quasi un anacronismo, se pensiamo ai nostri giorni, in cui vediamo i matrimoni (in particolare, cattolici) in vertiginoso calo e una visione socio-politica che ci offre uno sguardo sempre più pessimista, verso coloro che, andando controcorrente, hanno il coraggio di mettere al mondo dei figli. Ma se guardiamo lattualità in cerca dei segni dei tempi, possiamo scorgere la profezia di una festa che racconta qualcosa di profondamente umano. Senz’amore, viviamo nell’illusione di poterci dominare come un animale alla catena. Ma le catene più efficaci sono sempre quelle dell’amore. Come un “ti amo” aiuta più di mille sermoni, perché, quando sincero, rimane impresso sotto pelle, come un tatuaggio indelebile, così, la Parola di Dio, in un cuore disposto ad accoglierla, penetra più di una lama a doppio taglio. erché, se la Parola, in Cristo, si è fatta carne, già in questo abbiamo l’attestazione più concreta che “Dio è amore” (1Gv) e che è nello sguardo reciproco con cui condividiamo la nostra umanità che un riflesso dell’amore di Dio può risplendere nel mondo.
Il dito e la luna
Il giorno che, lassù, la Trinità decise che uno di loro, prima o poi, avrebbe fatto le valigie per farsi uomo, calcolò anche il rischio che avrebbero corso: “E se, facendosi uomo, diventasse così simile agli uomini da non riconoscerlo?” si chiesero, senza preoccupazione ma con grande serietà visto la posta in gioco. Erano tutti […]