Famiglia: tra (supposto) anacronismo e profezia
Famiglia. Quasi un anacronismo, se pensiamo ai nostri giorni, in cui vediamo i matrimoni (in particolare, cattolici) in vertiginoso calo e una visione socio-politica che ci offre uno sguardo sempre più pessimista, verso coloro che, andando controcorrente, hanno il coraggio di mettere al mondo dei figli. Ma se guardiamo lattualità in cerca dei segni dei tempi, possiamo scorgere la profezia di una festa che racconta qualcosa di profondamente umano. Senz’amore, viviamo nell’illusione di poterci dominare come un animale alla catena. Ma le catene più efficaci sono sempre quelle dell’amore. Come un “ti amo” aiuta più di mille sermoni, perché, quando sincero, rimane impresso sotto pelle, come un tatuaggio indelebile, così, la Parola di Dio, in un cuore disposto ad accoglierla, penetra più di una lama a doppio taglio. erché, se la Parola, in Cristo, si è fatta carne, già in questo abbiamo l’attestazione più concreta che “Dio è amore” (1Gv) e che è nello sguardo reciproco con cui condividiamo la nostra umanità che un riflesso dell’amore di Dio può risplendere nel mondo.