Ospitalità per cuori turbati
Filippo, uomo di desiderio, esterna quello di scorgere il volto di Dio. Se dovessi pensare qualcosa che caratterizzi l’uomo è proprio questo: il desiderio. «Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”. Il tuo volto, Signore, io cerco»[4] domanda il salmista che, con il suo, rivela un po’ anche i desideri del nostro cuore. Nel volto di Cristo, che è volto del Padre, possiamo intravvedere il vero volto dell’uomo, che si concretizza in quel comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.
Storia di un giovane coraggioso
La quarta domenica, nel rito ambrosiano, è conosciuta per essere quella “del cieco nato”. Un Vangelo carico di simbologia legata alla luce e al senso della vista, da secoli riletto alla luce del Battesimo e della sua opportuna di vedere, “con gli occhi di Dio” il mondo e la realtà. Occasione, ancora oggi, per riscoprirne […]
Rientro senz’anfora
Dal decalogo al pozzo, con l’inquieta samaritana: alla ricerca dell’acqua che zampilla per lavita eterna, per una pienezza di vita!
Equilibrio capovolto
Cose nuove e cose antiche Una pesca. Dal mare o da un tesoro. Pesci buoni nei canestri e cattivi da ributtare; oggetti di valore, in mezzo a cianfrusaglie. L’invito è senz’altro al discernimento, ma anche al coraggio di crescere: perché ogni discepolo è chiamato ad incamminarsi per diventare scriba. Perché chi riceve, è chiamato – […]
Felicità paradossale, ma possibile
Dio cerca l’uomo, che cerca la felicità. Nelle beatitudini, il contatto si fa possibile, anche se sembra paradossale.
Credo. Resurrezione della carne
“Credo la resurrezione della carne”, diciamo. Ma ci crediamo davvero? Cosa intendiamo con questa espressione?
Brancolando nel buio
L’interrogativo sulla fede diventa azione. La compassione elimina ogni distanza. Il buio diventa luce, se il dito che gioca col fango è quello misericordioso del Foglio dell’Uomo.
Come un abito nuovo
Un nome nuovo, da indossare come un abito nuovo. Prezioso, prestigioso, ineguagliabile. Di cui andare orgoglioso. Da farci una piroetta di gioia, come le bimbe quando ricevono un bel vestito per partecipare ad una festa. È un invito a scoprirsi amati, oggetto d’amore. Come Maria, «piena di grazia» e «madre», che scopre la libertà di essere “serva del Signore”.
Ambrogio, vescovo controvoglia
Ambrogio, padre della diocesi omonima, ricorre il 7 dicembre. Ma come ricordare Ambrogio senza Agostino? Ambrogio ed Agostino, dopo aver intrecciato le loro storie sul suolo milanese, hanno mantenuto traccia della loro vicinanza persino nella toponomastica, con due fermate metropolitane, sulla Linea 2 (S.Agostino – S. Ambrogio), che si susseguono, a un tiro di schioppo, quasi ad imperitura memoria che «l’amicizia nata in questo mondo si riallaccerà ancora, per non essere più separata» (S. Francesco di Sales).