I cavalli da corsa non si allenano sul tapis-roulant
Come dicono in giro, pensò Pietro vedendo gonfiarsi le tende della stanza: “Alla fine è sempre all’improvviso”. Arrivò all’improvviso, pur avendo avvisato in anticipo che non avrebbero avuto nessuna ragione per restare con il muso che grattava terra dall’afflizione: “Non vi lascerò per strada: sarò con voi tutti i giorni fino a che il mondo […]
Cristo e i discepoli: solitudine e comunione
La sollecitudine di Gesù Forse questo potrebbe essere il titolo che accompagna il brano evangelico matteano (Mt 14, 13b-21).Il suo inizio suggerisce la ricerca di comunione col Padre, in luogo deserto1. Quest’esigenza emerge, spesso, dal Vangelo. Ma non stupisce: un rabbi, un asceta ci si aspetta possa coltivare un lato mistico. A colpire, è piuttosto […]
Voi stessi. Da mangiare.
“Date loro voi stessi da mangiare”(Lc 9,13)
L’invito non è (solo) a trovare cibo per una moltitudine, una volta constatatone lo stomaco brontolante. Va oltre. Paradossalmente, il Dio-fattosi-uomo, ci invita a rientrare nel nostro essere uomini, a sentirci uomini-tra-gli-uomini, condividendone gli affanni. Se l’idea dei discepoli è di annunziare il “rompete le righe”, perché ognuno si organizzi per conto proprio, Gesù la vede in modo ben diverso. Non solo si interessa dell’integrità dell’uomo, che comprende anche stomaco e visceri, insieme con desideri, aspettative, angosce, aspirazioni, timori: intende condividere l’essere uomini, invitando anche noi a fare lo stesso.