All’inizio
approdavano da sole: zaini scarabocchiati, occhiali contraffatti, occhiaie di
notti agitate. Poi atterrarono con le mamme che, armate di borse della Luis
Vuitton, sognavano più delle figlie i flash che contano. Ma il top è vederle, a
16 anni, già protette da qualche agente. M’ha scervellato la ressa di ragazzine
inquiete per un posto a Striscia la
notizia: tacchi da 12, ammiccanti sexy girl, un colpo di testa in giù a
pettinare la criniera e via alle ondulazioni rigorosamente in bikini davanti
alle telecamere. Che son tutte per loro (o per il loro corpo). Forse a qualcuna
non dispiacerebbe nemmeno, pur di sfondare, di scappare con qualcuno nato tempo
prima, anche se con cenno di pancetta e di grigiore nei capelli. Alla scuola di
Scusa ma ti chiamo amore hanno
imparato l’arte d’azzerare le età. Provai enorme tenerezza per la fisionomia di
una mamma, icona dell’età del post-imbrazzo, immortalata dalla tv mentre
cercava di imitare quel fiume di corpi. "Essere giovani – scrisse un giorno Ilaria
– è portare i pantaloni bassi e vedere
tua madre che ti imita e fa pietà". Ma tanto Ricci e compagnia bella assicurano
che sceglieranno in base al quoziente intellettivo. Qualcuno dubitava?
Potenza
della macchina da presa. Will Smith dice: "Mia
figlia di 7 anni sogna di stare in tv 24 ore al giorno. E le piace Paris
Hilton. Ho cercato di spiegarle che per stare davanti ad una telecamera bisogna
essere capaci di fare qualcosa".
"Fare": sarebbe
già qualcosa. Per il "dire" non possiamo chiedere troppo.
"Sono
ragazzi!", ironizzò qualcuno.