Questa volta il traguardo non l’ha tagliato per prima Padova. Forse mancava la fantasia? Seguiamo all’immaturità di Genova, di Bologna e di Napoli. Bersaglio? Ovvio: la Chiesa, rappresentata dal Card. Bagnasco e da Papa Benedetto XVI. Su spritz.it compare il nick “Maledetto XVI”, sulle mura del Fermi – gloria storica di Padova – campeggia la scritta: “Ratzinger fai come Wojtyla: muori”. Un regalo di compleanno bagnato di originalità, di giovinezza e di riconoscenza per i suoi primi ottant’anni di vita.
Ma qual è il sogno che fa muovere le mani imbecilli di chi imbratta i muri con l’inciviltà? E’ un sogno semplice da decifrare e arduo da giustificare: far sparire la Chiesa Cattolica. Come? Facendo in modo che taccia, che stia nelle sacrestie a lucidare paramenti e non riesca ad avvicinarsi ai giovani, imbambolandola con qualche compenso, economico o apparentemente di pensiero. Che la Chiesa taccia…perché la società teme la Parola di un Papa che ha il coraggio della Verità per tutti.
Chiesa assediata, disarmata, svenduta, anestetizzata – come sottolinea don Benzi -! In una società che vuole riconoscere le famiglie di fatto, le coppie omosessuali, la fecondazione eterologa, la fecondazione in vitro, le orge di coppia…l’unico imperativo è quello di distruggere la voce della Chiesa che, ondeggiando tra le pieghe della sua storia, cerca di contrastare con forza, chiarezza e tenerezza la distruzione delle coscienze. Forti di mille pareri ma barcollanti nella Verità…non riusciamo a comprendere come il sogno di Dio non sia la discriminazione delle persone ma la voglia di combattere il disordine che regna nell’animo umano. Salvo poi prendere del cristianesimo ciò che c’interessa, preparando un minestrone sulla cui confezione sta scritto “sincretismo”. L’antropologa Cecilia Gatto Trocchi riflette: “Questi giovani non sanno nemmeno cos’è il cristianesimo. Il cristianesimo è un fatto storico, è Dio che si è fatto uomo: o lo accetti o no, o ci stai o no, non puoi prenderne una parte e lasciare l’altra”.
Dal Papa ai vescovi ai preti! Perché la storia di ogni prete porta il profumo del fascino di Dio. Un profumo così fastidioso che – come ci ricorda Santucci ne Il diavolo in seminario – porta a fare il possibile perché nessuno diventi prete. Il prete, infatti, anche se cattivo, ricorda a chi lo vede che c’è Dio. Il nemico!