‘Sono contento che questo prestigioso riconoscimento premi una vivacità di comunicazione che con un linguaggio giovane sa raggiungere ragazzi e adulti desiderosi di relazioni informali e immediate’ ha commentato mons. Giovanni D’Ercole

C’è anche il 36enne sacerdote originario di Calvene, don Marco Pozza, tra i 15 vincitori della VIII edizione del Premio Internazionale di Giornalismo ‘Biagio Agnes’, presieduto da Simona Agnes. I nomi stati annunciati a Roma oggi pomeriggio alla presenza di Gianni Letta, presidente della Giuria, e del direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto.
Da cinque anni cappellano presso il carcere di massima sicurezza “Due Palazzi” di Padova, il sacerdote ha commentato così la bella notizia: ‘Ci sono dei giorni in cui la vita ti sorride, ed è davvero fantastico. La notizia mi ha colto di sorpresa, sin quasi imbarazzandomi: ero sul mio posto di lavoro, come tutti i santi giorni. E’ una vittoria che voglio condividere con chi ha sempre creduto che le cose possono cambiare, che piccoli segni possono diventare grandi sogni: che la torre di Pisa è bella perché è storta. È grazie a tutti voi se la piccola voce di un prete-sgangherato trova sempre la forza di ripartire. Ne-vale-la-pena. Un abbraccio fortissimo!’.
Don Marco, prete da 12 anni, oltre a spendere il suo ministero dietro le sbarre, è anche editorialista di Avvenire, collabora col Mattino di Padova e L’Altopiano (il Giornale dell’Altopiano di Asiago) ed ha fondato e gestisce un sito internet (www.sullastradadiemmaus.it), definito una parrocchia virtuale, nel quale commenta i brani del Vangelo ed i fatti di cronaca e dove gli utenti registrati possono intervenire e porre spunti di riflessione. Ha scritto, inoltre, alcuni libri sia di narrativa sia di divulgazione religiosa con la San Paolo che viaggiano veloci sulle ali del passaparola di chi in essi s’imbatte.
Tra i primi a complimentarsi il vescovo di Ascoli Piceno e volto noto della Rai, mons. Giovanni D’Ercole: ‘Oltre a complimentarmi con don Marco che apprezzo e a cui voglio molto bene, sono contento che questo prestigioso riconoscimento premia una vivacità di comunicazione che con un linguaggio giovane sa raggiungere ragazzi e adulti desiderosi di relazioni informali e immediate. C’è sete di contatto e di amicizia non convenzionale. Il premio poi, e questo mi sembra una scelta molto giusta e azzeccata, viene dato a un giovane sacerdote che rifugge dal chiamarsi prete di strada ma che ha colto l’essenza del messaggio di papa Francesco, andare cioè nelle periferie dell’umanità. Al contatto con gli umili unisce un’ottima formazione dottrinale e un serio itinerario spirituale, ingredienti quanto mai necessari oggi per essere preti nell’era della rivoluzione tecnologica e tra uomini assetati di verità e di amore. Auguri e ancora complimenti a don Marco’.
Pure da TV2000, l’emittente televisiva della Conferenza Episcopale Italiana, arriva la voce di Lucia Ascione, “anima” del programma “Bel tempo si spera”, che parecchie volte ospita in studio don Marco: ‘Gli agguati di Dio all’uomo sono formidabili. Solo Lui poteva inventarsi un prete così. Dalla penna senza imbarazzi, armata di anima e di cuore”.
Grande soddisfazione ovviamente anche in casa Pozza, dove si sta già pensando a partecipare alla cerimonia di premiazione che si terrà sabato 25 giugno a Sorrento (Napoli) nel corso di una serata di gala alla quale verrà dato ampio risalto mediatico e che vedrà l’alternanza sul palco delle eccellenze del giornalismo nazionale e internazionale e di personalità del mondo dello spettacolo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con i Patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Campania, del Comune di Sorrento, della Federazione Nazionale Stampa Italiana, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Usigrai e dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.
Il sindaco di Lugo di Vicenza e presidente della Conferenza dei sindaci Ulss 4, Robertino Cappozzo, raggiunto al telefono, è emozionato: “È un grande orgoglio per tutto il territorio e davvero meritato il riconoscimento per il grande impegno che da sempre Don Marco svolge come uomo di Dio, che vive vicino alle persone più semplici e bisognose. Sono onorato di essere suo fraterno amico“.

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RASSEGNA STAMPA

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