Quella preghiera per gli altri che riempie la vita
Due settimane fa ho fatto gli esercizi spirituali; per 6 giorni non ho avuto la possibilità di incontrare giovani, ma ho ricevuto un gran numero di sms di ragazzi che chiedevano di essere ricordati nella preghiera. È bello poter pregare per qualcuno, per qualche situazione, per qualche motivo concreto. Il Catechismo della Chiesa cattolica, spiega nella parte quarta, che la preghiera ha tante forme: l’adorazione, il ringraziamento, la richiesta di perdono, la lode; pregare per una persona o per una situazione viene chiamata preghiera di intercessione: è una richiesta che viene fatta a Dio, direttamente o attraverso la Madonna o un Santo.
In uno splendido e famoso passo dei «Fratelli Karamazov», Dostoevskij offre una commovente descrizione della preghiera d’intercessione: lo staretz (taumaturgo) Zosima dice a un giovane, Alioscia: «Ragazzo, non scordare la preghiera… Rammenta di ripetere dentro di te, ogni giorno, anzi ogni volta che puoi: ‘Signore, abbi pietà di coloro che oggi sono comparsi dinanzi a te’. Poiché a ogni ora, a ogni istante, migliaia di uomini abbandonano la loro vita su questa terra e le loro anime si presentano al cospetto del Signore; quanti di loro lasciano la terra in solitudine, senza che lo si venga a sapere, perché nessuno li piange né sa neppure se abbiano vissuto. Ma ecco che forse, dall’estremo opposto della terra, si leva allora la tua preghiera al Signore per l’anima di questo morente, benché tu non lo conosca affatto… Come si commuoverà la sua anima, quando comparirà timorosa davanti al Signore, nel sentire, in quell’istante, che vi è qualcuno che prega anche per lei. E lo sguardo di Dio sarà più benevolo verso entrambi, poiché se tu hai avuto pietà di quell’uomo, quanto più ne avrà Lui, che ha infinitamente più misericordia e più amore di te. Egli perdonerà grazie a te». La preghiera di intercessione è semplice, accessibile a tutti e può riempire le giornate, dal mattino alla sera; è possibile pregare per chi ha cucinato la focaccia che gustiamo al bar, per i genitori, per l’insegnante che mi interrogherà, per il collega di lavoro, per il vigile, per il mandante dell’omicidio di cui ha parlato il tg. La preghiera di intercessione riempie la vita.
Fra pochi giorni, in tutto il mondo si celebrerà la Giornata mondiale della gioventù. Chiedo al Signore che entra a Gerusalemme, accolto dalle folle festanti con le palme in mano, di entrare nei nostri cuori e di seminarvi l’amore per la preghiera di intercessione.
di Don Nicolò Anselmi, da “Avvenire”, del 23 marzo 2010, pagina 32