Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha compiuto 146 visite pastorali in Italia, ha visitato 301 delle attuali 333 parrocchie romane, più di 900 città e 129 nazioni di tutti i continenti percorrendo oltre un milione di Km, pari a 29 volte il giro del mondo e circa 3 volte la distanza tra la Terra e la Luna. Per due volte è stato invitato a parlare all’O.N.U.: il 2 ottobre 1979 e il 5 ottobre 1995; ha parlato nelle sedi delle maggiori istituzioni del mondo: all’UNESCO, alla FAO, al Parlamento Europeo. Il 14 novembre 2002 il Papa ha tenuto un discorso davanti al Parlamento Italiano in seduta pubblica comune nel Palazzo di Montecitorio a Roma: era la prima volta che un Pontefice vi entrava dall’avvento dell’Unità d’Italia ed era anche la prima volta che un Papa teneva un discorso (durato 46 minuti) davanti a deputati e senatori.
Ha dato impulso al dialogo ecumenico e si è battuto per l’unità di tutti i cristiani. E’ il primo papa, dopo Pietro, ad entrare in una sinagoga; dopo millenni di separazione compie un clamoroso gesto di riconciliazione: si reca in visita alla sinagoga di Roma dove prega con i “fratelli maggiori” ebrei ed abbraccia il Rabbino capo (13 aprile 1986), esprimendo il rigetto dell’antisemitismo, anche quando esso era stato effettuato nella Chiesa. E’ stato il primo papa a parlare in una chiesa protestante l’11 dicembre 1983; in quell’occasione il Santo Padre s’incontra con la comunità evangelico-luterana di Roma. Ancora è stato il primo papa ad andare in un paese ortodosso (Romania, 7 maggio 1999) e ad entrare nel luogo di culto dei musulmani: è il 6 maggio 2001 quando Wojtyla sosta nella moschea degli Ommayadi, a Damasco. E’ stato il primo papa polacco o proveniente da un paese slavo, il primo nato in un Paese comunista e ad andare oltrecortina, il primo ad aver recitato in pubblico e ad aver lavorato in una fabbrica (dal 1940), il primo ad assistere ad un concerto rock (durante la visita pastorale a Bologna per la chiusura del 23° Congresso Eucaristico Nazionale, il 27 settembre 1997), il primo ad assistere ad una partita di calcio (il 29 ottobre 2000 allo Stadio Olimpico di Roma segue la partita fra l’Italia e le All Stars), il primo a telefonare in diretta ad una trasmissione televisiva (Porta a Porta), il primo ad essere operato in ospedale (attentato del 13 maggio 1981).
Giovanni Paolo II ha “inaugurato” nel 1987 le Giornate Mondiali della Gioventù con dei raduni internazionali: 11 aprile 1987 a Buenos Aires in Argentina (“Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi” – 1 Gv 4,16); 19-20 agosto 1989 a Santiago de Compostela in Spagna (“Io sono la via, la verità, la vita” – Gv 14,16); 14-15 agosto 1991 a Czestochowa in Polonia (“Avete ricevuto uno spirito da figli” – Rm 8,15); 14-15 agosto 1993 a Denver negli Stati Uniti (“Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” – Gv 10,10); 14-15 gennaio 1995 a Manila nelle Filippine (“Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” – Gv 20,21); 19-24 agosto 1997 a Parigi in Francia (“Maestro, dove abiti? Venite e vedrete” – Gv 1,38-39); 15-20 agosto 2000 a Roma (“Il Verbo si fece carne e abitò tra noi” – Gv 1,14); 23-28 luglio 2002 a Toronto in Canada (“Voi siete il sale della Terra… Voi siete la luce del mondo” – Mt 5,13-14); dal 16 al 21 del prossimo mese d’agosto il Papa aveva indetto la GMG a Colonia in Germania (“Siamo venuti per adorarlo” – Mt 2,2), alla quale prenderà parte il suo successore Benedetto XVI.
Il Santo Padre ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione nelle quali ha proclamato 1338 beati e 51 canonizzazioni per un totale di 482 santi, quasi per avvicinare la Terra al Cielo, migliaia di bambini abbracciati, 18 milioni di pellegrini accolti in 1160 udienze generali a San Pietro, senza contare i milioni di fedeli (circa 300) incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo; numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali di stato e le altre 690 udienze o incontri con Capi di Stato, come pure le 226 udienze ed incontri con Primi Ministri.
Durante il Grande giubileo del 2000 il Pontefice ha incontrato più di 8 milioni di pellegrini creando un entusiasmo indescrivibile tra i cattolici e anche tra i non cattolici.
Secondo alcuni osservatori, questo papa ha avuto più applausi di tutti i suoi predecessori messi assieme e nessun pontefice prima di lui è passato di più in televisione o ha parlato in più lingue e di più.
Nessuno ha mai fatto più cardinali di lui, 231 (+ 1 in pectore), nei 9 concistori – il primo il 30 giugno 1979, l’ultimo il 21 ottobre 2003 -; nessuno ha nominato più vescovi: erano 3345 quelli viventi che fino al 2003 dovevano la sede al papa polacco, sul totale dei 4714 vescovi cattolici in carica, e senza contare i 938 vescovi a riposo per raggiunti limiti d’età. Il 71% dell’episcopato cattolico “attivo” era frutto di scelte compiute sotto il regno di Giovanni Paolo II: nessun papa, di qualsiasi secolo, aveva inciso più profondamente sulla selezione della “classe dirigente” della Chiesa cattolica. Ha convocato 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi: 6 generali ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990, 1994 e 2001), 1 straordinaria (1985) e 8 speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 [2] e 1999).
Giovanni Paolo II è stato anche autore fecondo, nessuno dei suoi predecessori ha scritto tanto, su tutto, per ogni dove: ha pubblicato raccolte di poesie, l’opera teatrale La bottega dell’orefice (1960, sotto lo pseudonimo di Andrzej Jawien), numerosi scritti etici e teologici tra cui Amore e responsabilità (1969), Dei fondamenti del rinnovamento (1972) e Segno di contraddizione (1977). Sono circa 18 milioni (come 6 volte l’intera Bibbia) le parole pronunciate dal Santo Padre, oltre 20 milioni le copie di libri di cui è autore vendute nel mondo, circa 200 i libri che ogni anno vengono scritti su di lui, 80.000 le pagine di discorsi tenuti dal Santo Padre, 44 le lettere apostoliche, 15 le esortazioni apostoliche, 11 le costituzioni apostoliche e 14 le encicliche pubblicate (Pio XII ha superato Wojtyla per numero di encicliche: ben 41!): la prima, Redemptor hominis (“Redentore dell’uomo”) del 1979, indaga le connessioni tra la redenzione di Cristo e la dignità umana. Le encicliche successive concernono il potere della misericordia divina nella vita dell’uomo (Dives in misericordia, “Ricchi di misericordia”, 1980), l’importanza del lavoro quale “via di santificazione” (Laborem exercens, “Mediante il lavoro”, 1981), la posizione della Chiesa in Europa orientale e l’eredità degli “Apostoli degli Slavi”, Cirillo e Metodio, in occasione dell’XI centenario della morte di san Metodio (Slavorum apostoli, 1985), le posizioni cattoliche in materia di marxismo, materialismo ed ateismo (Dominum et vivificantem, “E’ Signore e dà la vita”, 1986), il ruolo della Vergine Maria, fonte d’unità cristiana (Redemptoris mater, “Madre del Redentore”, 1987), la questione sociale e lo sviluppo (Sollicitudo rei socialis, “Sollecitudine sociale”, 1988), la nuova evangelizzazione (Redemptoris missio, “La missione del Redentore”, 1991), la necessità di conciliare il capitalismo con la giustizia sociale nel “centesimo anno” dalla Rerum Novarum di Leone XIII (Centesimus annus, 1991), una dissertazione contro il relativismo morale (Veritatis splendor, “Lo splendore della verità”, 1993), il rispetto della vita contro la cultura della morte e la condanna all’eutanasia, all’aborto e ai genocidi (Evangelium vitae, “Il Vangelo della vita”, 1995), l’unità dei cristiani in risposta alla preghiera di Cristo “perché siano una cosa sola” (Ut unum sint, 1995), il rapporto tra fede e ragione nel pensiero moderno (Fides et ratio, “Fede e ragione”, 1998), l’importanza della fede nell’Eucaristia (Ecclesia de Eucharestia, “ La Chiesa vive dell’Eucaristia”, 2003).
Al Papa si ascrivono anche 5 libri: Varcare la soglia della speranza (ottobre 1994); Dono e mistero: nel 50° anniversario del mio sacerdozio (novembre 1996); Trittico romano, meditazioni in forma di poesia (marzo 2003); Alzatevi, andiamo! (maggio 2004) e Memoria e Identità (febbraio 2005).
Il 22 novembre 2001 Giovanni Paolo II da un computer della Sala Clementina in Vaticano invia per e-mail il testo dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Oceania ai vescovi di tutte le Diocesi di quel continente: il fatto che un pontefice sia ricorso ad Internet per diffondere un documento pontificio ufficiale è stato l’ennesimo evento senza precedenti.