Così come c’è bisogno di un villaggio per educare un figlio, allo stesso modo non basta ri – educare un lupo. Va rieducata la città. Come ci insegna san Francesco:

Il tempo in cui San Francesco abitava nella città di Gubbio, nella campagna circostante apparve un lupo grandissimo, terribile e feroce, che non solo divorava gli animali, ma anche gli uomini, al punto che i cittadini avevano una gran paura[…].
Quando il lupo gli si fece incontro con la bocca spalancata, San Francesco gli si avvicinò, gli fece il segno della croce e, chiamandolo “fratello lupo” , gli comandò in nome di Cristo di non fare male a nessuno. Come per miracolo, appena fatto il segno della croce, il lupo terribile chiuse la bocca e si fermò. Fatto ciò che gli era stato comandato, si avvicinò mansueto e si accovacciò ai piedi di San Francesco. Allora S. Francesco lo accusò dei danni e dei grandissimi mali compiuti in quei luoghi [..] e il lupo con i movimenti del corpo, della coda e degli orecchi, chinando il capo, mostrò di accettare le parole del santo e di volergli ubbidire.
Allora S. Francesco aggiunse che era ormai tempo di fare la pace con gli uomini: se il lupo l’avesse osservata stabilmente, senza far male nè all’uomo nè ad altri animali, egli l’avrebbe fatto nutrire dagli uomini di quella città per tutta la vita, in modo da non patire più la fame, perchè tutto il male da lui commesso, l’aveva fatto per fame e non per cattiveria.
Su richiesta del santo, il lupo promise piegando il capo […].
Poi il santo parlò della promessa fatta dal lupo di fare la pace con gli uomini e di non offenderli in nessuna cosa; si proclamò garante di quella pace a patto che gli uomini ogni giorno provvedessero al sostentamento del lupo. Tutti all’unanimità promisero.
Dinanzi a tutto il popolo, su richiesta di San Francesco, il lupo inginocchiandosi e chinando il capo, con gesti mansueti, promise di osservare i patti di pace e di non nuocere a nessuno; poi, come segno di voler mantenere fede alla promessa, il lupo sollevò la zampa destra e la pose sopra la mano del santo. [..]
Il lupo visse due anni a Gubbio e andava come un animale domestico di porta in porta senza far male a nessuno e senza che nessuno ne facesse a lui, nutrito generosamente dalla gente, senza che nessun cane gli abbaiasse. Due anni dopo morì di vecchiaia. I cittadini si rammaricarono molto, perchè, vedendolo andare mansueto per la città, si ricordavano meglio della virtù e della santità di San Francesco.
(ridotto e adattato dal XXI racconto dei Fioretti di san Francesco, Bonaventura da Bagnoregio)


A partire da giovedì scorso, 15 marzo 2012, è uscito nelle migliori librerie, edito da San Paolo, il nuovo romanzo di don Marco Pozza.

Nel cuore di Roma un ex meccanico, appassionato di atletica, riesce in una sfida che ha dell’inverosimile: aprire le porte dell’annuale Maratona di New York a un gruppo di giovani writers ai margini della società. Età di lettura: da 13 anni.

 

Dalla prefazione del libro, realizzata da Alex Schwazer, oro olimpico a Pechino, nel 2008, nella marcia 50 km:

429130_320820264646866_134688479926713_970561_1471884174_n_-_CopiaLa pratica sportiva è senza dubbio la base fondamentale per coltivare la nostra salute. In tanti anni di attività sportiva praticata a diversi livelli agonistici, però, non solo sono riuscito a migliorare costantemente la forza e la resistenza del mio fisico ma ho anche imparato tantissime cose che forse solo lo sport mi poteva insegnare. Cose che vanno oltre le prestazioni sportive e le vittorie: la tenacia e la costanza negli allenamenti, le amicizie cresciute nel mezzo delle gare e delle trasferte, il rispetto per gli avversari, il rispetto delle regole e l’accettazione delle sconfitte. Grandi conquiste che mi hanno regalato molto di più che la vittoria all’Olimpiade di Pechino nel 2008 o in altre circostaneze importanti e che mi hanno aiutato a crescere come sportivo ma sopratutto come uomo. A volte la superficialità del vivere e la competizione che regna nel mondo ci fanno pensare che la vittoria o il superamento di un limite siano le uniche cose che contano: a scuola, nel lavoro, nello sport. Facendo così, però, rischiamo di non gustare tutto quello che incontriamo nel nostro cammino e che ci potrebbe offrire un di più. A volte guardare a destra o a sinistra – e non solo in avanti – potrebbe offrirci una prospettiva tutta nuova che ci permetterebbe di gioire maggiormente.
E’ questa, assieme ad altre intuizioni appassionate, la prospettiva colorata che abita questo splendido romanzo del mio amico don Marco: lottare un centimetro alla volta per educare i ragazzi attraverso lo strumento meraviglioso dello sport. Basta un centimetro, a volte, per conoscersi meglio e scoprire le cose che davvero contano nella vita, anche se qualcuno all’inizio non immaginerebbe che lo sport potesse tanto. Contropiede non è soltanto una bella storia ma è sopratutto un invito giovane a credere nello sport come palestra per diventare uomini felici.

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Vedi anche: il giornale di Vicenza


Gli appuntamenti della settimana che verrà!

  • Martedì20 marzo 2012, dalle 20.30 alle 23, presso la Sala Consigliare sopra le Poste a Casoni di Mussolente (VI), don Marco Pozza terrà un incontro con l’Autore dal titolo “I giovani tra libertà e impegno sociale
  • Mercoledì 21 2012, alle ore 20.30, presso la Parrocchia Santa Maria Assunta (Madonnetta di Sarcedo), a Sarcedo, don Marco Pozza terrà una lectio divina in preparazione alla Pasqua 2012 dal titolo”Il buon ladrone. N’è valsa la pena“.
  • Giovedì 22 marzo 2012, dalle 20.30, a Lucrezia di Cartoceto (PU), ci sarà un incontro con don Marco Pozza che presenterà il suo romanzo “Penultima lucertola a destra
  • Venerdì 23 marzo 2012, dalle 20 alle 22, presso la scuola dell’infanzia, in via Monte Paù 14, a Thiene (VI), don Marco Pozza terrà la sua undicesima lezione del corso di Teologia Fondamentale “L’esuberanza di Dio, dal titolo “Ballate con i lupi. La fede che interroga la cultura. E viceversa.“.
  • Domenica 25 marzo 2012, dalle 9.30 alle 18.30, presso il convento di san Bernardino ad Amantea (CS), in occasione del XIV Convegno Regionale Giovani – dei Frati Minori Conventuali della Calabria –  ci sarà intervento di don Marco Pozza (“Andate a due a due per le strade del mondo“) sul tema della giornata: “Inviati ad andare a 2 a 2”

del nostro sito o inviando una mail a eventi@sullastradadiemmaus.it.


Vacanze dell’anima

È in fase di studio la PRIMA SETTIMANA di vacanza Sulla Strada di Emmaus, dal titolo Vacanze dell’anima.

Per chi ne ha già fatto esperienza, sarà strutturato più o meno come un campo scuola. Per chi non ha mai fatto esperienze di questo tipo, si tratta di una vacanza arricchita da provocazioni, riflessioni, tempo per il silenzio, ma anche per la vita all’aria aperta.

L’esperienza è offerta a chiunque fosse interessato, senz’alcuna esclusione.

Per venire incontro alla possibilità di partecipazione delle famiglie, nel caso fosse necessario, sarà predisposto un servizio di animazione per i più giovani, che si prenderà cura di loro con attività adeguate alla loro età.

Il periodo prescelto dovrebbe essere in settembre (con ogni probabilità la SECONDA SETTIMANA).

L’albergo presso il quale saranno accolti gli ospiti è l’HOTEL FONTANA a VIGO DI FASSA (TN).

(dianasaccardo@hotmail.com), non solo per chiedere informazioni, ma anche per lasciare la propria intenzione di partecipazione, così da facilitare la programmazione e l’organizzazione.

A breve, vi forniremo ulteriori informazioni.

 

Grazie per la collaborazione!

 


 

Di seguito, gli ultimi contenuti pubblicati per ogni sezione del sito.

Nella sezione “Il segreto della lucertola”,
dal romanzo “Penultima lucertola a destra – La sconfitta è l’arma segreta dei vincitori”:

1) Introduzione

2) Il blog della lucertola

3) Schede

Nella sezione “Karol il Grande”:

Nella sezione “Centro Sportivo Camillo e Peppone”:

Nella sezione “Del Vangelo di Ychai (Il postino di Cafarnao)” – Commento al Vangelo della Domenica:

Nella sezione “Pensiero creativo”:

Nella sezione “Il guado di Yabbok” – ex Sala Dibattiti:

Buona settimana!

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