[…] E quando cadrò ormai stanco vorrei ascoltare ancora una volta quella canzone che mia madre un tempo cantava:
Le foglie cadono, cadono
come se giardini lontani avvizzissero nei cieli.
E nelle notti cade, cade la terra pesante da tutte le stelle.
Noi tutti cadiamo. Questa mano cade.
Eppure c’è Uno che senza fine, dolcemente,
tiene questo cadere nelle sue mani. […]

(Brano tratto da un testo di Alessandro D’Avenia)

Di seguito, riepiloghiamo gli ultimi contributi pubblicati.



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