Da vecchio studente del liceo classico – che rifrequenterei all’istante – son anni che alla televisione (che non possiedo) ho scelto la compagnia dei libri
Antoine morì come aveva vissuto: immerso nella leggenda. Per scoprire di non essere mai morto del tutto. La mattina del 31 luglio 1944, settantotto anni
Ero poco più che bambino trent’anni fa: ricordo la spiaggia, l’ombrellone, il silenzio che scese tutt’attorno a noi quando, dalla radio, si sparse la voce
E’ stata questione di un attimo: un’istantanea, o poco più. Appena ricevuta l’Ostia nella mano al momento della santa comunione, quel signore si è spostato
La catasta di scatoloni sembrava fissarmi in maniera ostile, dal suo angolino accanto al letto, mentre la pila di libri vicino al termosifone voleva invece
Frequentavo le scuole medie. La festività del Natale era ormai alle porte e, sotto al piccolo alberello nell’angolo del salotto facevano bella mostra di sé
La festa di Pentecoste è importantissima perché ci ricorda chi siamo, ci ricorda in quale mondo siamo chiamati a vivere. Noi passiamo la maggior
C’era una cosa che, quand’ero bambino, m’incantava assai: era quando, di ritorno a casa, trovavo ch’era passata la postina (o chi per lei) e aveva
Gioia e Tristezza, due stati d’animo agli antipodi. Non possono coesistere nello stesso istante, va contro la loro stessa natura. Giusto?E invece no, è sbagliato.Nel
Quando ero piccolo e veniva maggio, era il tempo del fioretto, della preghiera delle rose, della Madonna. Era il tempo del rosario. Un momento
Gemellato con 
