«C’ero anch’io alla tua festa, tra re, principi, cardinali ed autorità, tutti vestiti a festa.
Si festeggiava e si proclamava con inni, canti e preghiere alla tua gloria, invocando la tua venuta.
Ti cercavo, ma non ti vedevo… “Dove sarai?”, mi domandavo.
Vedevo lui, vecchio e stanco, arrancare e ansimare sotto il peso dei suoi anni e lì ti immaginavo, nella figura del Santo Padre.
C’ero anch’io alla tua festa e lì in alto nel cielo lassù ti figuravo.
Poi quando la festa è terminata e tutto è scemato, quando tutto il clamore si è affievolito, allora sei arrivato… Ti sei manifestato!
Noi banchettavamo sorridenti e beati, mentre tu curvo, arrancavi appoggiato ad un bastone, senza scarpe e senza calze, curvo sotto il peso della croce, della mia croce.
Eri lì in mezzo a noi e non ti ho riconosciuto, scalzo e infreddolito ed io non ti ho vestito.
Stavi lì con la mano spianata ed io nulla ti ho dato!
Ti sei seduto ai margini della strada, guardavi speranzoso e sorridente, ma la mia indifferenza ha spento il tuo sorriso.
Che desolazione Padre, quanti proclami ha detto la mia lingua, quante parole versate nel tuo nome, oggi il vento le ha portate via…
C’ero anch’io alla tua festa, ti aspettavo e ti cercavo, ai margini confinato… Tu mi aspettavi….
Che desolazione Padre!»
(Luigi Argano)
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PRESENTAZIONE DE «L’IMBARAZZO DI DIO»
“Sfavillano d’una luce tumultuosa e selvaggia: nel mattino scarmigliato di Nazaret e in quello arruffato di Cafarnao, come nel meriggio riluttante del Golgota e in quello lento di Emmaus. Su trame tormentate, una ciurma d’umanspiega un’avventura profondamente e disperatamente seria, quella dell’essere braccati dal Cielo: sorpresi dalla Grazia, sorprenderanno la disgrazia. Tra vigne dorate, confusione di popoli e palme di dattero, un anticipo d’Eterno su trame d’imbarazzo. Il Cielo li sorprese acquartierati sulla soglia del loro daffare quotidiano: pescatori, fonditori, tessitori e portatori d’acqua. Coloro che in essi s’imbatterono dopo quell’incontro li annusarono col rossore sulle gote e la fretta come mantello: imbarazzati e imbarazzanti. Tutto cominciò a Nazaret, un pugno di capanne fatte con l’argilla secca: «Lo chiamerai Imbarazzo». Un giorno si fece carne e scompigliò la storia. Imbarazzandola nel colorato bailamme di periferia.”
Giovedì 2 ottobre, alle ore 20.30, presso la Chiesa Parrocchiale San Cristoforo Martire, in via don Luigi Agostini, 1 a Cogollo del Cengio (VI), avrà luogo la presentazione del nuovo libro di don Marco, alla presenza dell’Autore.
Nel corso della serata, la splendida testimonianza di due “donne coraggio”: l’imbarazzo che diventa storia quotidiana.Uno sguardo originale sul Vangelo. La capacità di mostrarne l’elemento di novità: il modo in cui Dio si rivolge agli ultimi, agli esclusi, a coloro che vivono nelle “periferie esistenziali” di cui parla papa Francesco. Che Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere Due Palazzi di Padova, conosce bene. E dei quali descrive lo stupore, che diventa imbarazzo, una volta scoperta la responsabilità cui sono chiamati e l’amore da cui sono circondati.
Un testo profondo e spirituale, che parla ai credenti e non solo.
INFORMAZIONI:
Sulla strada di Emmaus
Parrocchia di Cogollo del Cengio
Evento
PER UN APPROFONDIMENTO:
“L’imbarazzo di Dio” – Intervista a don Marco Pozza
Recensione – Aleteia
APPUNTAMENTI
- Giovedì 2 ottobre 2014, alle ore 20.30, presso la Chiesa Parrocchiale di Cogollo del Cengio, avrà luogo la presentazione ufficiale del nuovo libro di don Marco Pozza, L’imbarazzo di Dio.
- Venerdì 3 ottobre 2014, alle ore 10.30, presso il Teatro della Scuola di Paderno del Grappa (TV), ci sarà una possibilità di dialogo e confronto nell’incontro con Claudia Francardi e Irene Sisi, dell’associazione “AmiCainoAbele”.
E’ la storia di un incontro, di una riconciliazione, di una rinascita. E’ la storia della Vita che vince la Morte.
Buona settimana!