Dio della memoria
Nei racconti della Genesi, Dio sembra quasi come i cinquantenni, che si scoprono improvvisamente “smemorati”, incapaci di ricordare quello che prima riuscivano a tenere a mente. Noè dimenticato Capita con Noè. Prima gli fornisce dettagliate istruzioni, neanche fosse una raccolta per collezionisti in più uscite della Hachette, per fabbricare da sé un’enorme arca, per portare […]
Un aiuto che gli corrisponda
Una volta che l’uomo si è ‘specchiato’ nella donna, è sorta la consapevolezza che non è possibile realizzare nulla di diverso da questo: un essere umano che si esprime in un binomio maschio-femmina, cui non è possibile sfuggire, ma, grazie al quale, è possibile sperimentare, fin dalla più tenera età, la ricchezza della diversità.
Dis-imparare l’ansia dalla creazione
Le letture che seguono il tempo pasquale sembrano particolarmente attuali, nelle loro sottolineature che invitano a lasciar perdere ogni ansia, instaurando un rapporto fiduciario con Dio e – di riflesso – con la vita e la creazione. Sapienza antica ed insipienza d’ogni tempo Nessuna di loro urta la sua vicina, mai disubbidiranno alla sua parola. […]
Mosè e il volto di Dio
Mosè in cerca del volto di Dio. Riceverà solo “le spalle”. Con Cristo, Verbo Incarnato, Dio si fa visibile, ma, nella Trinità, dischiude il proprio mistero, senza annullarlo.
Il “grande sconosciuto”
Dio è Dio e “i suoi pensieri non sono i nostri pensieri”, ma lo Spirito Santo ci aiuta a capire che si tratta di un Dio al quale poter dire “Abba (papà)”, che vuole il nostro bene, sempre. Anche quando non lo comprendiamo. Ecco perché è necessario essere docili allo Spirito e alle sue sollecitazioni: Egli, l’Amore che lega il Padre al Figlio, è il solo che può invitarci all’interno di questa comunione, mostrandoci, in azione, la novità portata dalla Parola, fatta carne. Non agisce mai al posto nostro, ma ci aiuta a comprendere la preghiera migliore con cui rivolgerci al Padre, senza sprecare parole come i pagani, senza metterci al posto di Dio, né “dargli ordini”, ma confidando in Lui con la certezza di essere ascoltati e compresi perché da lui proveniamo e in lui ci muoviamo.
Mattia e Giuda
Mattia e Giuda. Il “rincalzo” e “il figlio della perdizione”. Sorteggio ed elezione. Due uomini, per due storie.
Paolo, “strumento eletto”
Metamorfosi d’un fariseo: dalla scuola di Gamaliele alla persecuzione dei cristiani, fino al servizio al Vangelo di cristo e della Chiesa che aveva perseguitato. Perché Dio ama stupire con effetti molto speciali…
Il legame coi padri
Probabilmente, un po’ di prudenza non avrebbe guastato – è il pensiero che si affaccia nella nostra testa, sulla base di – seppur minime – conoscenze di diplomazia e di saper-stare- al-mondo.Possiamo notare, infatti, una progressione nella veemenza verbale di Stefano, che arriva al suo apice proprio nel finale:Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata
Fiducia nella voce
Processo a Cristo La liturgia ci conduce ad un “processo” a Gesù, che si trova a dover giustificare se stesso.Il brano riportato nel rito ambrosiano è la parte conclusiva , rispetto a quanto proposto nel rito romano: troviamo, quindi, riportate le medesime immagini e metafore, che richiamano il mondo bucolico della pastorizia: pecore, pastori e […]
Ospitalità per cuori turbati
Filippo, uomo di desiderio, esterna quello di scorgere il volto di Dio. Se dovessi pensare qualcosa che caratterizzi l’uomo è proprio questo: il desiderio. «Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”. Il tuo volto, Signore, io cerco»[4] domanda il salmista che, con il suo, rivela un po’ anche i desideri del nostro cuore. Nel volto di Cristo, che è volto del Padre, possiamo intravvedere il vero volto dell’uomo, che si concretizza in quel comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.