La colpa (mortale) d’essere felici
Uccisi, forse torturati. Una cavolata ciclopica, a detta dell’assassino: «Ho fatto una cavolata. So di aver sbagliato – parole di Antonio De Marco, accusato del duplice omicidio di Daniele De Santis e della fidanzata – Li ho uccisi perchè eran troppo felici, per questo mi è montata la rabbia». Per troppa-felicità (altrui) si può, in […]
Gli dico di sì e poi me ne sbatto
“Che me ne faccio di un bravo ragazzo? – riflettè il Cristo – E se fosse tutta una facciata?” Come quelle case finte che hanno solo la facciata, mai finite per mancanza di quattrini: l’ingresso è degno d’essere l’ingresso d’una reggia, ma le stanze dentro sono più squallide di un tugurio. «Che ve ne pare?» chiede un […]
Non dirmi che ci credi ancora all’esame di coscienza
“Che c’è di male?” vanno dicendo in molti. Per essere perdonati, però, occorre sapersi peccatori, e l’uomo moderno è sul punto di aver perso il senso del peccato. Se guardassimo il peccato puntando la telecamera dentro noi, vedremmo la devastazione che opera: ci intristisce al punto da non scorgere più il volto di Dio da […]
Portami a vendemmiare con te
Non era fancazzismo il loro, ma il semplice fatto che dopo avere risposo loro “Vi faremo sapere!”, erano scomparsi tutti. Avevano trascorso giorni a bussare alla porta delle aziende per consegnare il loro curriculum: quel giorno, l’ennesimo di chissà quanti, si erano un po’ demoralizzati. La gente che li vedeva confabulare mentre se ne stavano […]
Così muoiono i preti randagi di Dio
Morto. Anzi no, ucciso: è stato ucciso don Roberto Malgesini, il prete della gente senza-nessuno di Como. La morte l’ha aspettato lo stesso giorno nel quale è stato ammazzato don Pino Puglisi: era il 15 settembre anche quel giorno del lontano 1993. Ammazzati entrambi nel loro salotto ch’era la strada. Un salotto, la chiesa di […]
Willy e la mia condanna per omicidio
Rinchiuso in cella, sento dalla televisione dell’omicidio di Willy. Vedo volti, rabbia, lacrime: anch’io sono in carcere per un omicidio. Dunque ci penso di più, provando a ricreare la scena: un sabato sera come tanti, un pub, un complimento di troppo, una rissa. Molti dubbi, un’unica certezza: Willy, un giovane ragazzo, è morto. Conosco molto […]
La benedizione del vuoto
A me i vuoti piacciono: il vuoto mi parla più del pieno. In fatto d’amore, poi, la mancanza ha diritto di parola, la presenza deve prima alzare la mano per fare richiesta: non esiste vuoto più fondo della pretesa che qualcuno ce lo riempia. A casa ho voluto una stanza tutta vuota, tutta mia: “E […]
L’illusione di un pes(c)catore come me
Il fatto è che perdoniamo tutto a noi stessi e poco o nulla agli altri. Pietro è voce-collettiva di fronte al Maestro: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte». Quel numero, sette-volte, detto d’impeto e d’anticipo dal cuore impetuoso del pescatore, pare persino inumano: una […]
Fabio Aru e quel modo di (sop)portare la fatica
Un ciclista lo sa bene: la sua bicicletta è una penna che scrive sull’asfalto. Quando la strada sale, non ti potrai più nascondere, a maggior ragione se tutti ti hanno detto “Sei un immenso scalatore!”: un quasi erede del Pantani-nazionale, pur sapendo d’essere sul ciglio di bestemmiare visto che di Marco la natura non ripresenterà […]
Willy e gli omuncoli del branco
Il carcere, ch’è il sottoscala di una città, sta a dimostrazione che in tanti credono di essere dei lupi, ma non sopravviverebbero un giorno senza l’ausilio del branco, forse nemmeno un minuto senza il guinzaglio al quale stanno legati, vantando d’essere la gente più libera della terra. “Ricordate sempre questa conclusione – disse un giorno […]