Fonte: Asca, agenzia stampa quotidiana nazionale
Roma, 9 nov – «Ora il governo deve passare dalle parole ai fatti concreti. Il maltempo ha devastato un’intera regione. Ha fatto danni gravissimi in agricoltura, mettendo in ginocchio migliaia di aziende che hanno perso tutto. C’è bisogno di una risposta forte e non possono essere certo i 20 milioni di euro stanziati nell’ultimo Consiglio dei ministri a fronteggiare una situazione drammatica. Serve ben altro.
Occorrono risorse adeguate per venire incontro alle necessita’ di una popolazione duramente colpita, di un sistema imprenditoriale che ha subito conseguenze dilanianti». Così il presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi in merito alla tragedia che sta vivendo il Veneto.
«Non ci si può limitare alla presa d’atto di uno scenario disastroso. E’ indispensabile intervenire in fretta e soprattutto nel modo più opportuno. Le imprese agricole del Veneto -ricorda Politi- hanno subito un colpo tremendo.
Il maltempo ha lasciato dietro di sé solo devastazione.
Campi allagati, colture irrimediabilmente perse, smottamenti dei terreni, strade rurali che non ci sono più, vitigni, anche di pregio, distrutti, migliaia di capi di bestiame morti. Centinaia di agricoltori non hanno più niente. Un panorama catastrofico verso il quale bisogna operare con la massima tempestività».
Nel rilevare che la Cia del Veneto ha aperto una sottoscrizione per portare aiuto e solidarietà agli alluvionati, il presidente della Cia sottolinea che «la situazione dell’agricoltura è grave anche nelle altre regioni colpite dall’ondata di maltempo. I danni si segnalano pesanti, in particolare, in Friuli, in Toscana, in Calabria, in Campania. Conseguenze per le campagne si hanno, comunque, un po’ in tutta Italia».
Ingenti sono i danni subiti da imprese, aziende, campi, allevamenti. Ma, soprattutto, persone. Perché, anche quando non ci sono vittime, è il sogno di una vita che va in fumo, sono progetti, aspettative, sicurezze, solidità che vanno in frantumi. E ognuno chiede di ricominciare. Non solo dal punto di vista economico. Innanzitutto, dal punto di vista mentale. Perché non è mai facile. E non sentirsi soli è il primo passo per iniziare a ricostruire.
Per questo, chiediamo a tutti voi che ci leggete di riportare – inserendo un commento o scrivendoci dalla pagina “Contatti” – le vostre eventuali esperienze al riguardo, racconti di solidarietà, di impegno, di condivisione della fatica.
E invitiamo tutti a solidarizzare concretamente con le popolazioni colpite, ognuno secondo le proprie capacità e disponibilità.
A tal proposito, vi segnaliamo la possibilità di contribuire tramite la campagna promossa dall’unione di LA7 e de IL CORRIERE DELLA SERA, a cui potete aderire semplicemente con un SMS dal vostro cellulare (2 Euro per ogni SMS inviato al numero 45501).