ingordo

Come un rullo compressore. Sono bastati i lineamenti di una poltrona, per far perdere la testa a chi dalla natura aveva avuto in dono stile, eleganza e padronanza delle gesta. A Milano si dice “ofelè fa el to mestè” (“pasticciere, fai il tuo mestiere”) per suggerire a qualcuno di non sentenziare in campi che non gli competono. Forse che ognuno nasce con qualità che gli sono proprie e rimanere loro fedele permetterà, grazie a loro, di far fare magari un passo in avanti all’umanità. Che ne sarebbe stata della tecnica della scultura se Michelangelo avesse fatto il commerciante come gli chiedeva il padre? O che cosa sarebbe successo nei laboratori della scienza se quel giorno Pascal non avesse insistito a studiare la matematica? O, evangelicamente, che ne sarebbe stata di Assisi e della Chiesa se quel tal Francesco di Bernardone avesse tessuto le stoffe del padre? Fortuna volle che ognuno di loro trovò il coraggio di giocarsi da protagonista la vita, rinnegando fasti e onori maggiori che da altre parti, come sirene ammaliatrici, spandevano sovente i loro canti.
Come una donna derubata dei suoi gioielli: così appare l’Italia in queste settimane di campagna elettorale. E’ bastato scorgere all’orizzonte il fascino comodo di una poltrona per archiviare nella soffitta anni di ricco silenzio e di prolifica ricerca del massimo da raggiungere. Così la politica – donna bellissima e al tempo stesso strega malefica – è riuscita nell’intento di appiattire maggiormente le ricchezze dell’Italia sequestrando nel suo mantello menti geniali e appassionate esistenze che avevano portato l’Italia a splendere nel mondo. Valentina Vezzali è più che il nome di una schermitrice: è il simbolo di uno sport longevo e fantastico, anonimo ed eccelso, indomito ed eterno. Tre medaglie d’oro olimpiche in tre consecutive edizioni, altri tre ori olimpici in squadra; è stata vincitrice anche di sei titoli mondiali e di cinque titoli europei. Nata campionessa, affinò il tatto e il talento e fece splendere la sua superba statura. Fra qualche mese sarà anche lei l’ennesima politica di turno: fine di un sogno e inizio di una prevedibile storia qualunque. Ilaria Capua è più che il nome di una virologa: è il simbolo della ricerca italiana nel mondo, colei che ha contribuito in maniera determinante alla comprensione dell’influenza aviaria. La rivista scientifica Seed l’ha eletta “mente rivoluzionaria” ed è entrata tra i 50 scienziati top di Scientific American. Fra qualche mese sarà anche lei l’ennesima politica di turno. La politica li ospita e ne promette feconde adulazioni chiedendo in cambio il loro volto; e dietro il volto tutta la stima e la ricerca personale da essi intrapresa. Più che le capacità si cerca oggi la faccia nota: cosicchè mai capiremmo perchè un ottimo magistrato dovrebbe per forza essere capace anche di politica; perchè un autorevolissimo giornalista dovrebbe automaticamente diventare un politico capace; perchè un’igienista mentale o una soubrette televisiva debbano per forza essere donne capaci di lettura onesta dell’esistenza quotidiana. Chissà mai se – oltre il fascino di una politica divenuta glamour – ci saranno davvero uomini e donne complete capaci di unire sport e bene comune, organizzazione di uno stato e sketch televisivi, protesi dentarie e intelligenza economica.
Ad ognuno la sua arte: per meglio arricchire un’umanità fondata sulla diversa predisposizione dell’uomo e della donna. L’arte dell’improvvisazione e la confusione dei ruoli è un menù tipicamente italiano: politica e chiesa ne sono la trasparente manifestazione e trasposizione. Anche stavolta la speranza sarà sempre quella, anche se ridotta ormai al lumicino: che ci sia ancora qualcuno capace di rispondere alla sicurezza della schiavitù con il rischio della libertà. Quella convinzione d’essere nati ognuno con un talento diverso per non diventare schiavi di coloro che, modestamente, sono condannati a vincere.
Invitando il top ad abbassarsi per tenere in vita la mediocrità generale.

(da L’altopiano, 19 gennaio 2013)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: