Per una scuola sincera, bisogna accettare anche i limiti delle proprie competenze e l’illimitato del progresso umano.
Ci sono notizie e notizie. Ci sono notizie piccole, ma che per quello che insegnano (o ricordano), sono, semplicemente, incommensurabili. In tempo di debiti e riparazioni, arriva la testimonianza di insegnanti che sanno fare il proprio mestiere.
La storia è di una semplicità disarmante. Al termine di esami che Ben non ha passato, arriva una lettera firmata dai suoi insegnanti. La madre, che ha altri due figli, al riceverla, dice di aver pianto.
Cosa c’era scritto? Mi pare doveroso tradurre almeno una selezione della lettera, a beneficio di tutti coloro che non masticano bene la lingua di Sua Maestà.
«Caro Ben,
scrivo per congratularmi con la tua attitudine per i risultati raggiunti e per i progressi fatti.
Ho scritto a te ed ai tuoi genitori per farvi sapere i risultati degli esami. Un’informazione molto importante che voglio tu comprenda è che questi test misurano solo una piccola parte di te e delle tue abilità. Queste sono importanti e tu hai lavorato bene, ma Ben Twist ha tante altre capacità e talenti che noi qui a Landsbury Bridge misuriamo in altri modi, come:
i tuoi talenti artistici
la tua capacità di lavorare in team
la tua accresciuta indipendenza
la tua gentilezza
la tua abilità di esprimere la tua opinione
la tua abilità nello sport
la tua capacità di fare e mantenere amicizie
la tua abilità di discutere e valutare i tuoi progressi
il tuo talento nella progettazione e costruzione
la tua abilità musicale
Siamo onorati che questi diversi talenti ed abilità ti rendano la persona speciale che sei e che sono tutte cose che noi valutiamo per rassicurarti che tu stai sempre facendo progressi e sviluppandoti come un brillante ed amabile giovanotto.
Congratulazioni, Ben, noi siamo molto orgogliosi di te!».
Ogni ragazzo ha le proprie peculiarità. Non esiste “un” voto: ogni ragazzo ha la propria sfida da affrontare. Per questo, i confronti sono, semplicemente, insensati.
Una lezione importante che sono tenuti ad imparare, più ancora che gli studenti, professori, educatori e presidi, preposti all’istruzione dei nostri ragazzi. il loro è un compito fondamentale e, spesso, senz’altro sottovalutato e scarsamente considerato. Ma chi sa appassionarsi all’educazione, ha sempre modo di sperimentare quanto possa arricchire l’animo di chi si gioca con generosità per il bene dei più piccoli.
Congratulazioni ad una scuola che ha saputo non solo essere istruzione ma vera Maestra. Con l’augurio che questo esempio possa essere seguito da un numero sempre più elevato
Ognuno di noi parte dal proprio punto di partenza, che è diverso per ciascuno, perché ciascuno di noi lo è. Ognuno ha le proprie difficoltà, certo; ma anche le proprie ricchezze. E, a volte definire cosa sia normalità, rischia di essere oltremodo riduttivo.
Perché, nella diversità personale che ci rende unici, l’importante è progredire, non raggiungere tutti lo stesso punto di arrivo!
Fonti