Signore, donaci dei preti plasmati su di te.
Preti adatti al mondo di oggi,
che resistano a tutti gli sbandamenti e a tutte le mode.
Preti pieni di Spirito Santo,
preti innamorati di te, dell’Eucaristia, della Parola,
preti spezzati alla preghiera.
Preti che anche nei mille impegni mantengono l’unione con te,
preti capaci di custodire sempre nel cuore la preghiera,
come faceva Gesù.
Preti che insegnano a pregare.
Preti appassionati dei giovani, dei poveri, degli ultimi.
Preti che sanno accogliere tutti;
capaci di misericordia e di tenerezza
per tutte le disperazioni del mondo di oggi.
Signore, mandaci dei preti da battaglia, umili,
senza storie per la testa; umili e fedeli alla Chiesa.
Mandaci preti allenati al sacrificio,
che sanno parlare ai giovani di sacrificio,
che sappiano condividere con semplicità.
Mandaci preti aggiornati, con le idee chiare,
che rifiutano i compromessi mondani.
Mandaci preti di punta, preti creativi,
dal cuore grande come il cuore di Cristo,
instancabili nell’insegnare, nel guidare, nel formare.
Preti costanti, resistenti tenaci.
Mandaci preti che non si scandalizzano di nessuna miseria umana.
Mandaci preti che si sentano peccatori come noi,
preti limpidi, che portino il Vangelo
stampato nella loro vita più che nelle loro parole.
Signore, donaci il coraggio di chiedere preti santi
e di meritarli un poco,
almeno con la preghiera umile, costante e coraggiosa.
Maria, Madre dei preti, Madre della Chiesa,
aggiungi tu quello che manca a questa preghiera
e presentala a Cristo per noi.
Amen.
(padre Andrea Gasparino)
Sul tavolo stanotte campeggiava il giornale che raccontava l’ennesimo (non ultimo) tradimento di un prete genovese, don Riccardo Seppia. Dall’altra lo schermo della tv che da Matrix mostrava l’anima indomita e brillante di don Fortunato Di Noto.
Te lo prometto, Signore: il giorno in cui guardandomi allo specchio scoprirò stanchezza o sfiducia nella mia anima, non tentennerò due volte a tirarmi indietro. Troppo grande il bene che ti voglio per far soffrire una fetta di umanità che ti sta cercando a tentoni. E che ti ricorda: “sorridi anche quando sei triste, perchè più triste di un sorriso triste c’è solo la tristezza di non saper sorridere”. E nulla fa più male all’anima di un prete triste.
Tutti ci ricordano che anche i preti sono peccatori. Qualcuno ci ricordi che anche ai preti viene chiesta onestà e trasparenza.