ID_5692069Roma (e.l.) – Per fortuna si sono messe di mezzo le allergie, altrimenti di questo passo fra dieci settimane sarebbe impossibile prevedere un tempo. Si è conclusa anche la seconda settimana di preparazione alla Maratona di Milano 2011 del nostro atleta, don Marco Pozza. E’ stata una settimana molto impegnativa (ricordiamo che parliamo di un atleta sui generis che corre nei ritagli di tempo) perchè si trattava di una settimana di “carico”, come si dice in gergo sportivo. Questo significa che la tabella di allenamento prevedeva due lavori specifici e un lunghissimo a fine settimana. Come avevamo anticipato all’inizio, in questa settimana è stata ancora una volta la testa e la forza mentale a fare la differenza: fisicamente non siamo ancora al cento per cento, ma con le dovute cautele si è riusciti a trovare un giusto equilibrio mentale e fisico.
In questi sei giorni d’allenamento (che, purtroppo, non sono stati interrotti dal riposo domenicale a causa di una dannata ostinazione dell’atleta) tre sono stati di lavoro su corsa lenta (4’35″/km) fatti a Villa Pamphili: il terreno collinare non favorisce la tenuta di un ritmo costante, ma ciò non ha impedito di rispettare i tempi della tabella (diciamo che quel percorso rallenta di 7″ la corsa fatta su strada). Solo il venerdì si è accusato una piccola fatica, dovuta probabilmente al fatto che il lavoro del giorno precedente era stato fatto nel pomeriggio e, dunque, non c’erano state quelle 22/24 ore di riposo tra un allenamento e l’altro.
Due giorni, invece, sono stati riservati a dei lavori specifici. Per questo tipo di lavori, la nostra equipe ha scelto come “campo base” lo Stadio delle Terme di Caracalla. Questa scelta è dovuta al fatto che a Villa Pamphili sarebbe troppo difficile tenere i tempi delle ripetute. Veniamo nei particolari.
Martedì il lavoro prevedeva – dopo i soliti 4km di riscaldamento (4’45”-5’/km) e 1km di defaticamento finale – una doppia seduta di ripetute così costruite: 3km (3’35″/km) + 1km di riposo attivo (5′) + 2km (3’25″/km) + 1km di riposo attivo (5’/km). Il tutto da ripetersi in sequenza continua per due volte per un totale di 14 km. Un lavoro che alla fine è riuscito molto bene sia per quanto riguarda il rispetto dei ritmi (aspetto importantissimo che l’atleta inizia ora a capire) sia per il recupero finale che mostra una veloce capacità di recuperare uno sforzo fisico e continuo che si è prolungato per quasi 50′. (ecco qui i dati più questi).
Nel pomeriggio di giovedì, invece, l’altro lavoro che abbiamo sempre svolto nello stadio prevedeva di compiere – dopo il riscaldamento e il defaticamento – 13km a ritmo maratona (che abbiamo individuato tra i 3’40” – 3’45″/km). Anche questo lavoro è riuscito molto bene, mostrando una sempre più matura capacità di gestire i primi km, che per natura sarebbe portato a fare sempre molto sotto le tabelle. (ecco qui i dati).
La mattinata di sabato, invece, è stata dedicata ad un lunghissimo di 32 km che il nostro atleta ha svolto in solitaria a Villa Pamphili. Nei primi 15km ha faticato a trovare il ritmo e, forse, la giusta concentrazione. Ma tutto questo era prevedibile perchè questo lunghissimo veniva dopo 200 km percorsi senza riposo. Ricordiamo che il venerdì della scorsa settimana c’era stato un lunghissimo di 28km. Comunque i ritmi sono stati rispettati, complice un innalzamento della velocità negli ultimi 10km che hanno portato la media finale a 4’41″/km. (ecco qui i dati).
Ora ci aspetta una settimana di “scarico”. Dopo i 125km di questa settimana, la prossima prevede solo 90km. L’unico allenamento impegnativo – anche se ogni giorno è un tassello impegnativo in vista della mèta finale – saranno i 21km di venerdì mattina (27km con riscaldamento e defaticamento) da percorrere a ritmo maratona.
Sabato pomeriggio, dopo due settimane di allenamento, sul Garmin stavano registrati 237,88 km percorsi in 17h 33′ 54″ al ritmo di 4’26” per un consumo totale di 16799 calorie.
Da Roma, zona Villa Pamphili, – per sullastradadiemmaus – è tutto.

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