Caro direttore,
complice la recente visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, in queste settimane riflettevo sul grande silenzio di tutti quegli eroi che, nel quotidiano di quegli anni, hanno aiutato a scappare centinaia di persone perseguitate. Ciò che più mi ha colpito dei loro racconti, letti o riportati, è il non avere voluto raccontare a nessuno per anni, anche più di 50, la grandezza e la potenza dei loro gesti. Gino Bartali ripeteva: “Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca”. Anche Lidia Martini, donna padovana della “rete” di salvataggio patavina, in un’intervista alla domanda: “Perché ai suoi figli non ha parlato della sua esperienza nella resistenza?”, ha risposto: “Nessuno di noi l’ha fatto. Perché volevamo dimenticare. Non era una cosa da ricordare. Quello che abbiamo fatto ci sembrava giusto. L’abbiamo fatto, stop. A voi sembra strano, vero?”.
A loro sembrava semplicemente giusto farlo; a noi oggi, invece, sembra strano. In un mondo che pubblica sui social anche solo cosa mangia, dovrebbe far nascere delle domande. Ci siamo disabituati a compiere azioni di bene (e) nell’anonimato. In una società in cui si ha paura di essere dimenticati, di non essere “nessuno”, abbiamo scelto la strada della comunicazione esagerata di tutto e la massima ostentazione di ciò che compiamo. Quanti uomini e donne, invece, hanno – e continuano – a compiere ciò che è “giusto” senza riflettori o senza vanagloria?
Continuando a leggere l’intervista a questa grande donna, ma come lei tantissimi altri, all’interrogativo circa le motivazioni che l’hanno spinta a rischiare la vita per degli sconosciuti, la risposta è in linea con tantissime altre.
“Sì, ma ci sembrava giusto farlo, non dico scontato, perché si poteva anche fare a meno, ma eravamo nelle condizioni di poterlo fare, sarebbe stato assurdo non farlo.(…)”. E continua: “Adesso capisco che è importante (raccontarlo, nda). E giusto. Quando soffrivamo, questo me lo ricordo bene, o per la fame o per i rischi, dicevamo: “Non importa, soffriamo pure, purché domani ci sia per i nostri figli un mondo migliore”.
Oggi cosa ci spinge ad agire? Abbiamo perso il senso di compiere ciò che è “giusto” solo perché è tale? Sappiamo riconoscerlo questo “giusto”? Sceglierlo? Magari senza troppo rumore, nell’ordinario? Abbiamo ancora nel cuore una passione per l’umanità che ci spinge a rischiare, se servisse, anche la nostra vita per l’altro? Il presidente Mattarella in occasione dell’inaugurazione di “Padova Capitale europea del volontariato 2020” in un passaggio del suo discorso, proprio ricordando quella rete a cui appartenevano le sorelle Martini insieme a padre Placido Cortese, ha affermato: “la passione sconfigge l’indifferenza”.
Il Giorno della Memoria è un momento indispensabile, come lo studio della storia, per fermarsi e fare memoria, appunto, di ciò che l’uomo è stato in grado di compiere, nel bene e nel male, ma deve diventare anche occasione affinché proprio la storia di quel periodo, percepita dai più giovani ormai lontana nel tempo, continui a ispirare gesti di bene gratuito, silenziosi, solo perché “giusti”. Scoprire, conoscere, avvicinarsi a queste testimonianze di eroi quotidiani, per lo più sconosciuti, mi auguro possano accendere o alimentare la brace della passione nel cuore degli uomini, non solo quello dei più giovani. Soprattutto noi adulti siamo chiamati in causa quali figure ispiratrici di azioni giuste e detentori di un passaggio di testimone fondamentale per tenere viva la coscienza, facendo tacere la voglia di supremazia e combattendo l’indifferenza dilagante.
Fonte immagine: Wikimedia
2 risposte
Secondo me:
È il concetto di GIUSTO ad essere in crisi.
Se NON si accompagna a un tornaconto è difficile percepire “giusto”.
Tutto parla di allontanate l’altro, perché può essere un pericolo e così il GIUSTO soffoca, muore.
La verità sarà sempre l’unico ESEMPIO DA PERSEGUIRE. 🤗🔥😭Chi uccide e in che modo………non ha risposte che giustificano nessuna…..nessuna .LA VITA È SACRA E NON SI PUÒ CAMBIARE LA SACRALITA CON GLI INTERSSI POLITICI, ECONOMICI E DI POTERE🤗❤️🤗🙋😘🌎🌎VIVA LA PACE E LA CONDIVISIONE DEI DIRITTI UMANI 🌎🌎🌎🌎🌎IN TUTTO IL MONDO