Le parole gentili possono trasformare il mondo: quando, invece, sono ostili hanno il potere di distruggerlo. E’ loro il potere di distruggere e quello di creare. Dio, con una sola parola, quella volta creò il mondo, tutto ciò che esiste: «E Dio disse: “Sia la luce!” E la luce fu» (Gen 1,3). Una parola come quella di Dio viene chiamata “performativa”: aggettivo arzigogolato per dire che ha la capacità di fare accadere ciò che dice. Una “parola di parola”, verrebbe da dire. Le parole, dunque, possono essere proiettili, anche squadre di soccorso: a seconda della maniera con qui le usiamo, con le parole possiamo soccorrere oppure ferire.

Diana Gini, una ragazza poco più che adolescente, ha provato sulla sua pelle la ghigliottina delle parole: «Mi dicevano che ero un maiale, che coprivo la visuale. In mensa mi sputavano nel piatto. Le persecuzioni, nel frattempo, erano diventate virtuali: facevano gruppi WhatsApp in cui mostravano fotomontaggi con le mie foto modificate, o fotomontate con le facce di maiali, di mucche». Le parole, quelle parole proiettili, avevano mantenuto la loro promessa di diventare fatti, purtroppo. Fino al punto di farle credere di essere davvero quella persona che quelle parole dicevano: è il potere nefasto delle parole quando si mutano in colpi di cannone. Diana ha raccontato la sua storia in un programma televisivo, “A Sua immagine” (Rai1), dov’era ospite anche Papa Francesco: la prima volta di un Papa seduto tra la gente in uno studio televisivo della Rai. Mentre narrava la sua storia, pareva di risentire l’eco di una frase che il Papa disse a proposito delle parole: «Siamo le parole che usiamo». Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non muta: con le parole possiamo rendere felice l’altro o annientarlo.

Abbiamo tante di quelle cose da dirci, noi umani, che, forse, dovremmo solo finire di usare le parole per dircelo: per non sbagliare di usare parola. Oppure decidere di usare parole che non siano ostili, visto che a dire meglio un’epoca rimarranno sempre le parole gentili che non si usano piuttosto che quelle crudeli delle quali si abusa. Su tutto, comunque, resta il loro potere magico: sono delle gran signore che, nascoste in un corpo piccolissimo e quasi invisibile, sanno compiere cose divinissime: aumentare la pietà. Oppure diaboliche: spingere alla disperazione. Diventeranno parola di vita oppure parole di morte. Resta il fatto che il loro peso specifico apparirà manifesto quando, entrambe, saranno rivolte a noi stessi. Originariamente erano degli incantesimi. Lo sono ancora, talvolta.

(da Specchio de La Stampa, 4 giugno 2023)

Una risposta

  1. Pura verità, tutti penso lo abbiano constato personalmente sia in positivo che in negativo.
    Buona giornata e grazie di tutte le Sue riflessioni.

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