Fa’, o Signore, che non perda mai il senso del sorprendente.
Concedimi il dono dello stupore!
Donami occhi rispettosi del tuo creato,
occhi attenti, occhi riconoscenti.
Signore, insegnami a fermarmi:
l’anima vive di pause;
insegnami a tacere:
solo nel silenzio si può capire
ciò che è stato concepito in silenzio.
Ovunque hai scritto lettere:
fa’ che sappia leggere
la tua firma dolce nell’erba dell’aiuola pettinata,
la tua firma forte nell’acqua del mare agitata.
Hai lasciato le tue impronte digitali:
fa’ che sappia vederle
nei puntini delle coccinelle
nel brillio delle stelle.
Tutto è tempio
tutto è altare!
Rendimi, Signore, disponibile alle sorprese:
comprenderò la liturgia pura del sole,
la liturgia mite del fiore;
sentirò che c’è un Filo conduttore
in tutte le cose…
…e salirà
il voltaggio dell’anima. Amen.
(Michel Quoist)
Buongiorno!